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Pavard: "All'Inter per vincere trofei, quello che ho trovato è eccezionale. Milano è diventata la mia casa. E vi svelo il segreto della nostra forza"

di Alessandro Cavasinni

Durante un evento Adidas, Benjamin Pavard è stato intervistato in patria da GQ. “Seguo da vicino il calcio in tv e tengo d'occhio l'Inter da un po'. Nella mia carriera ho giocato molto come terzino destro, ma volevo mettermi alla prova in una difesa a tre come difensore centrale. L’ho vista come una buona occasione per esprimere il mio valore", ha sottolineato il difensore francese, ribadendo la bontà della sua scelta di vestire il nerazzurro.

"Ho potuto integrarmi facilmente e ho trovato un ambiente familiare molto bello. Sono venuto all’Inter per vincere trofei, quindi la mia scelta è stata quella giusta - ha spiegato ancora una volta -. Milano è diventata casa mia. È una città che respira calcio. Quello che ho trovato all'Inter è eccezionale, i tifosi ci sostengono costantemente e questo può davvero fare la differenza durante le partite. La forza dell'Inter è lo spirito di squadra. Non sentiamo questa unità solo tra i titolari, ma anche nel gruppo al completo".

Poi uno sguardo a Euro 2024, competizione nella quale in tantissimi danno la Francia come favorita. "Ma non ci siamo solo noi - avvisa il nerazzurro -. L'ultimo Europeo non è andato come speravamo, ma ci ha aiutato a migliorare e penso che da allora siamo cresciuti. Abbiamo un allenatore eccezionale che ha vinto ovunque sia stato, abbiamo anche tanti giocatori esperti abituati a giocare partite importanti. E ci sono tanti talenti in Francia e tanti giocatori che meritano di essere chiamati in campo ma che non necessariamente lo sono".

Pavard, peraltro, è uno dei pochi calciatori ad aver parlato del tema della salute mentale. “Ero solo, in un Paese straniero, non potevo vedere i miei amici né la mia famiglia. L'affetto degli altri mi aiuta molto, e nella mia vita cerco sempre di circondarmi di amici e persone care, a volte vado a trovarli anche per brevissimi viaggi. In generale penso che un top player abbia bisogno di essere supportato, sia da uno psicologo che da qualcun altro, perché l'aspetto mentale è molto importante. Come calciatori siamo molto esposti, a volte veniamo criticati e questo può colpire alcune persone più di altre. Per questo è fondamentale per me potermi appoggiare a qualcuno", spiega Pavard.


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