Per quasi un tempo è vera Inter. Poi Rocchi decide la vittoria del Napoli
Fonte: dall'inviato al Meazza - Alessandro Cavasinni
Inter-Rocchi 0-3. Esagerato? Purtroppo no. La vittoria del Napoli si concretizza in proporzioni gigantesche per quanto mostrato dalle squadre in campo. Almeno finché quella sul rettangolo del Meazza è rimasta una partita di calcio e non un tribunale in cui il giudice ha deciso chi doveva vincere e chi no.
PAZZINI E MAICON CI SONO, MILITO NO. Il problema al polpaccio accusato nella rifinitura di ieri consiglia prudenza, e allora Milito non va nemmeno in panchina. Ranieri sceglie il rombo, con Alvarez confermato perno alto e Cambiasso davanti la difesa, con Zanetti e Obi ai suoi lati. In difesa si rivede Maicon, con Lucio, Samuel e Chivu a completare il reparto. Davanti, senza il Principe, spazio a Forlan e al recuperato Pazzini, divenuto indispensabile vista l'assenza del numero 22.
Nel Napoli, Mazzarri deve rinunciare a Cavani e lo sostituisce con l'ex Pandev. Fuori anche Dossena, cui il tecnico toscano gli preferisce Zuniga. Recuperati Aronica e Maggio, regolarmente in campo.
PARTE FORTE L'INTER COL 4-3-2-1. I nerazzurri partono subito forti, con Alvarez che parte da destra e Forlan da sinistra, alle spalle di Pazzini. Dopo 28 secondi Maicon si rivede come ai vecchi tempi e fa partire subito un cross pericolosissimo. Il terzino brasiliano è scatenato e il Napoli dalla sua fascia soffre tantissimo. L'Inter di Ranieri appare registrata bene e gli ospiti ci mettono un po' a prendere le misure. E allora ecco che sale in cattedra l'arbitro Rocchi: giallo incredibile a Obi che gli condiziona la partita.
FATTORE-ROCCHI. Da qui in avanti sarà una lunga sequela di errori più o meno gravi del direttore di gara, che di fatto rovina un match bellissimo. Il Napoli si fa preferire sul piano della fisicità, ma quando i nerazzurri accelerano c'è sempre la sensazione concreta che il risultato si possa sbloccare. Pazzini segna, me è in off-side. E allora riecco Rocchi di Firenze: gialli come se piovesse per i nerazzurri e il rigore allucinante per un contatto spalla a spalla tra Obi e Maggio (pure fuori area). Non sarebbe penalty in nessuna realtà, nemmeno virtuale, e invece l'arbitro toscano decreta rigore e, non contento, ammonisce per la seconda volta il nigeriano. Julio Cesar stoppa Hamsik, ma nulla può su Campagnaro, che però era già in area prima del tiro dello slovacco. Chapeau.
SI RIPARTE COL 4-4-1, MA E' SUBITO MAGGIO. Ranieri (espulso anche lui) non cambia nell'intervallo, ma sposta Alvarez a sinistra e Forlan sulla fascia opposta, per una sorta di 4-4-1. Mazzarri toglie un inconcludente Pandev e inserisce Mascara. E arriva il gol di Maggio, che approfitta di un'incomprensione tra Julio Cesar e Nagatomo e insacca a porta sguarnita. Dentro Stankovic, fuori Alvarez e il centrocampo passa a tre elementi. Intanto, però, Zuniga si divora il tris a due passi dalla linea di porta e Pazzini si fa ipnotizzare da De Sancits.
DENTRO ZARATE, FUORI FORLAN E SEGNA HAMSIK. Baresi in panchina toglie Forlan, esausto, e mette dentro Zarate per dare maggior verve al reparto offensivo. L'Inter ci mette il cuore, ma l'uomo in meno si fa sentire parecchio. Puntuale, come gli errori di Rocchi, arriva il gol di Hamsik, che riceve da Lavezzi e insacca il 3-0 per il Napoli. Una mazzata dura da digerire per una squadra che aveva giocato benissimo e lasciava presagire tutt'altra serata. Nel recupero, poi, Pazzini sfiora il gol su imbeccata del solito Maicon.