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Perde l'Inter, vince il futuro: tra debuttanti, giovani certezze e rientri

di Guglielmo Cannavale

Sconfitta indolore, o quasi. Perché l'Inter ha perso 3-0 contro il Rubin, con due attenunanti: era già qualificata e in campo c'erano tanti giovani. Ora però il primo posto è sfumato e da seconda nel girone ci possono essere sfide più difficili nei sedicesimi di finale. Ma anche più avvincenti, come Chelsea o City (per ora solo ipotesi). Intanto, opposta all'amarezza per la sconfitta, c'è la gioia dei giovani e dei debuttanti.

IL BALLO DEI DEBUTTANTI - "Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette". Nonostante la sconfitta, si faranno i tanti giovani che hanno giocato ieri. Turnover obbligato, contro il Rubin hanno trovato spazio Belec, Benassi, Romanò e Livaja. Esordio dal primo minuto per Marco Benassi, centrocampista classe '94, e Andreà Romanò, centrocampista del '93, capitano dell'Inter primavera campione d'Europa. Un esordio importante, per il futuro e la fiducia, emozione a parte. Isaac Donkor, difensore centrale del '95, è invece entrato per necessità, al posto di Ranocchia. Difficile chiedere di più a questi ragazzi, si potranno rifare a San Siro contro il Nefchi. Più esperienza per Vid Belec e Marko Livaja, anche se non è stata la loro serata. Il portiere, abbastanza incolpevole sui gol, non ha ricevuto altri tiri in porta. Livaja è stato sostuito al 45', Stramaccioni voleva vincerla con Palacio.

UN PASSO INDIETRO, DUE AVANTI - Giovani, ma già grandi: Coutinho e Juan Jesus. Un passo indietro proprio per i più maturi, anche se va detto che era una partita difficile e l'Inter ha comunque fatto bene. Per Juan un errore sul primo gol (rischiato l'autogol) e non solo, deve forse ritrovare la concentrazione delle prime partite, anche contro il Cagliari non è stato perfetto. Coutinho non è stato il solito in 'formato Europa League': non ha brillato, ha tenuto troppo palla cercando la giocata individuale. Ma è proprio così che si può crescere, avendo la possibilità di sbagliare partita. Un passo indietro rispetto a tante prestazioni positive dei due amici brasiliani, ma due avanti per il futuro, che per loro si prospetta luminoso.

BENEDETTO RIPOSO - Sono davvero in pochi i big che hanno dovuto soffrire nella trasferta russa. Uno su tutti è Ranocchia, che è uscito per un fastidio muscolare: non dovrebbe essere nulla di grave, si aspettano conferme. Oltre a Juan, ha giocato anche Gargano, che è squalificato in campionato. 45 minuti per Palacio e Zanetti, ma il capitano è inossidabile. Ci saranno a Parma, dove per squalifica mancherà Cassano: un motivo in più per vedere Palacio in coppia con Milito, aspettando il ritorno di Sneijder. Il Principe si è preso un turno di riposo, l'olandese si sta allenando come un matto per tornare in campo. Quella di Kazan è stata una trasferta utile anche per Fredy Guarin, che è rimasto ad Appiano per tornare il prima possibile: può esserci a Parma lunedì. Non ce la faranno invece Obi, Chivu, Stankovic e Mudingayi, gli ultimi a rientrare. Nessun problema invece per Handanovic, Samuel, Nagatomo e Cambiasso, anzi: finalmente un turno di riposo per loro, batterie ricaricate per lunedì. Certo, mancherà Stramaccioni in panchina (e Cassano in campo), in attesa del ricorso. Ma all'appello sono (quasi) tutti presenti: l'obiettivo è dimenticare Atalanta, Cagliari e Rubin, dove l'Inter ha subito 8 gol in 3 partite. E ripartire, da zero. 


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