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Perisic-day: la distanza è ridotta, croato vicino. E Mancini ne chiede due

di Alessandro Cavasinni

Come ha svelato ai nostri microfoni il dg Marco Fassone (leggi qui le sue parole), oggi è il giorno del dentro o fuori per Ivan Perisic. Nonostante pompiere Ausilio, infatti, queste sono le ore decisive per il passaggio del croato in nerazzurro. E si respira ottimismo in casa Inter, visto che ormai la distanza tra le parti si è assottigliata sui 2 milioni.

Secondo la Gazzetta dello Sport, la formula resta quella del prestito oneroso (circa 8 milioni subito) con obbligo di riscatto (12 milioni). Un totale di 20 milioni, l'esatto esborso richiesto dal Wolfsburg. Tutto si potrebbe definire anche senza che i dirigenti nerazzurri volino in Germania, vista la presenza di un intermediario che ormai da sabato lavora alacremente per chiudere l'operazione.

Ma di attaccanti Mancini ne ha chiesti due: uno è Perisic, ovviamente; l'altro dovrebbe uscire da una lista lunghissima che annovera i nomi di Perotti (il rinnovo tarda ad arrivare: un segnale?), Lavezzi (ingaggio alto e Blanc non lo molla facilmente), Borini (il Liverpool chiede circa 11 milioni), Eder e Ljajic (scambio con Juan Jesus?). E, soprattutto, il napoletano Manolo Gabbiadini. Al tecnico nerazzurro piace da matti l'ex Samp, che sembra non poter godere dei galloni di titolare in Campania (ieri Sarri l'ha messo in campo a metà ripresa al posto dell'inamovibile Higuain). E tra i partenopei ci sono anche Callejon e Mertens che fanno gola, ma che De Laurentiis non molla.

Prima Perisic, poi l'altro attaccante. Oggi nuova puntata.


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