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Perisic, l'assenza non è un segnale? Ma Thohir vuole accontentare Mancini

di Alessandro Cavasinni

In molti ieri hanno visto la mancata convocazione di Ivan Perisic per il test con il Magdeburg come un segnale del Wolfsburg in favore dell'uscita del croato. In realtà, il tecnico Hecking non ha portato con se tantissimi titolari in quella che poi è stata una sconfitta per i Lupi (3-4 il finale dopo essere stati avanti 3-1, ndc). In sintesi, nessun cambiamento in ottica Inter. O forse no?

INTERVENTO THOHIR - La Gazzetta dello Sport si mostra moderatamente ottimista verso il passaggio del croato alla corte di Mancini, che ieri dopo il Tim si è detto “fiducioso per tante cose”. “I nerazzurri hanno offerto 5 milioni per il prestito e 12 di riscatto obbligatorio – conferma la rosea –. Il Wolfsburg aveva rilanciato chiedendo 17 milioni più 3 di bonus per un acquisto a titolo definitivo. Formule diverse e decisamente lontane che certificano quanto sia lunga la strada da percorrere. L’assenza di ieri però può aprire nuovi orizzonti, unita all’intervento di Erick Thohir che vuole accontentare il suo allenatore”.

GLI ALTRI - Nel frattempo, i nerazzurri non chiudono le piste alternative. C'è Diego Perotti (Nagatomo più 6-7 milioni l'offerta pronta per l'argentino), c'è Dries Mertens (con Juan Jesus nell'operazione?) e c'è Balde Keita (Lotito chiede 15 milioni). E non va dimenticato Adem Ljajic, in uscita dalla Roma a cui piace Ranocchia.


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