Personalità innata: Faraoni non teme il Miedo Escenico del Meazza
“Mi fa enormemente piacere, Fara è un ragazzo umile che vuole crescere. Sabato ha fatto una grande partita, spero che sia l'inizio di una gran carriera all'Inter”. Parole e musica di Javier Zanetti. La bandiera nerazzurra, nel corso delle cena di gala natalizia della sua Fundacion Pupi, si è intrattenuto ai microfoni dei cronisti esaltando le buone prestazioni di Marco Davide Faraoni, una delle sorprese più piacevoli dell’ultimo periodo nerazzurro, periodo contraddistinto da poche luci e diverse ombre. Il periodo no, sempre per bocca del capitano, sembra essere passato e l’intero ambiente Inter ora si coccola il laterale romano, cresciuto nelle giovanili della Lazio, laddove aveva strappato consensi. San Siro di certo non lo spaventa (il capitano sa quanti giocatori talentuosi sono finite vittima della paura scenica che questo stadio provoca) e lui gioca senza paura, a viso aperto, da veterano consumato.
“Era devastante da centrale di difesa. Leggeva bene le traiettorie, aveva personalità, bravo nel breve e veloce nel lungo. Caratteristiche rare da trovare insieme in un atleta. Lo testammo anche come esterno destro e come esterno sinistro. Mi ricordo che fece un figurone contro la Roma e contro la stessa Inter”. Questo quanto afferma il suo ex tecnico ai tempi dei Giovanissimi Nazionali, Stefano Avincola, il quale aveva già notato le grandi doti del ragazzo nato a Bracciano.
Di Faraoni, come detto ampiamente, stupisce la grande personalità: sabato 3 dicembre scorso è stato chiamato all’esordio da titolare in Serie A contro l’Udinese. Davide si è prodotto in una prestazione ottima, mettendo in difficoltà il velocissimo Pablo Armero, costringendo il colombiano a dargli un occhio di riguardo, specie nel primo tempo. Le ottime impressioni destate contro i bianconeri sono state puntualmente confermate nel match di Champions League contro il Cska Mosca, match nel quale Faraoni ha messo in mostra la sua ottima capacità di corsa e di resistenza, doti che, oltre alla già descritta personalità, hanno affascinato Claudio Ranieri e prima ancora Leonardo e Gian Piero Gasperini.
Sabato scorso è arrivata anche un’altra buona prestazione contro la Fiorentina, contro un cliente non certo semplice come Juan Manuel Vargas, contro il quale il laterale romano è stato bravo anche nello scontro fisico, reggendo la sfida col peruviano, uno che non è certo un mingherlino. Solo conferme insomma per un ragazzo che è senza ombra di dubbio nota lieta del periodo non certo facile dell’Inter. La sua spensieratezza, quella che permette di scendere in campo non curante dell’avversario che ci si trova di fronte, è un ottimo biglietto da visita per un giovane che ha davanti a sé un futuro assicurato, un futuro che si spera possa essere a tinte nerazzurre.