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Pescara-Inter, chiavi tattiche: Wes-Cou, fiducia. Ma occhio al 99...

di Riccardo Gatto

Ci siamo. Dopo oltre 3 mesi, l'Inter torna a riassaporare il campionato di Serie A, con l'obiettivo di dimenticare la scorsa stagione. "Anno zero", lo ha definito Andrea Stramaccioni più di una volta, e per farlo si camba anche schema, oltre che mentalità rispetto all'ultima annata. L'Inter riparte da Pescara, grande rivelazione dello scorso campionato. La squadra abruzzese ha però perso tanti gioielli, Insigne, Verratti e Immobile, che tanto hanno deliziato sotto gli ordini di Zeman.

A Pescara con l'obiettivo di dare continuità a quanto di buono fatto in questo pre-campionato (sfida interna contro l'Hajduk esclusa, s'intende). La squadra dell'ex allenatore delle giovanili del Milan Stroppa si schiererà presumibilmente con un 4-3-3, schema molto provato in queste prime partite estive. Sicuramente si chiuderà a riccio per poi ripartire, con gli esterni veloci e i centrocampisti possenti che ha in rosa. E' per questo che saranno fondamentali i due trequartisti, Sneijder e Coutinho, che dovranno fraseggiare tra le linee senza dare punti di riferimento alla doppia linea che Stroppa metterà in campo. Inoltre, Guarin e Cambiasso avranno il compito di inserirsi e dare una mano a Milito, unica punta. L'ingresso dei centrocampisti potrebbe seriamente mettere in difficoltà gli abbruzzesi, che con Cosic e Terlizzi presentano una difesa possente. 

Come detto, bisognerà prestare attenzione alle ripartenze. Mantenendo corti i reparti tra di loro, questo pericolo potrebbe essere scongiurato, e i due terzini avranno un ruolo gravoso e importante in questo. In attesa di FantAntonio, che permetterebbe anche di cambiare modulo e passare alle due punte, navigando nella trequarti biancazzurra con la sua tecnica sopraffina. E poi si sa, FantAntonio alla prima segna sempre... 


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