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Piacenza-Inter, tanti motivi per non considerarla solo un'amichevole

di Fabio Costantino
Marko Arnautovic

Oggi a Piacenza l'Inter scenderà in campo per affrontare la squadra di casa in amichevole. Una partita apparentemente di poco conto, considerando che il grosso della rosa è impegnato in giro per il mondo con le proprie nazionali o sta recuperando da vari infortuni. In realtà l'incontro del Garilli, fischio di inizio alle 16, è un prezioso banco di prova per alcuni giocatori che non hanno ancora convinto Josè Mourinho a dargli totale fiducia. In primis, Marko Arnautovic, potenziale campione ma finora, non per colpa sua, ancora oggetto misterioso della nuova Inter. L'infortunio prima e il ritardo di condizione poi lo hanno messo ai margini della rosa nerazzurra, tanto da far emergere voci su una possibile cessione, magari nell'operazione Pandev con la Lazio. Oggi per lui, dopo l'amichevole con il Lugano di qualche settimana fa, ci sarà un'altra chance per fare vedere quello di cui è capace sul rettangolo di gioco. Non sarà però solo Arnautovic al centro dei riflettori contro il Piacenza.

I vari Mancini, Quaresma e Vieira, pur essendo riconosciuti come grandi giocatori dall'ambiente calcistico internazionale, non fanno parte del progetto tattico basilare di Mourinho e rischiano di andare avanti frequentando panchine e tribune da qui a gennaio, fino eventualmente a prendere una decisione alternativa all'Inter. Anche per loro l'amichevole di oggi è una buona chance per dimostrare di poter essere utili al tecnico portoghese e di meritare più considerazione. Per il resto, l'incontro di oggi è una buona opportunità di visibilità per molti giovani della Primavera, che sognano di entrare a far parte stabilmente della prima squadra, come Balotelli, Santon, Belec, Obi o Krhin. Insomma, Piacenza-Inter è tutto tranne una banale amichevole...


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