Podolski, lo sfogo non basta: panchina contro gli Hammers. L'Inter sorride
"Non sono un pazzo, non voglio andare in tribuna: cosa posso fare di più rispetto a quanto sto già facendo? Ho fatto due gol in Champions League e sono finito subito in panchina. Non so cos'altro devo ancora dimostrare. In questi giorni parlerò col club, devo capire le loro intenzioni nei miei confronti. Arsene Wenger non è cieco, vede quanto riesco a dare". Parole inequivocabili firmate Lukas Podolski, ormai insofferente alle scelte di Arsene Wenger che lo considera solo un rincalzo per il suo Arsenal. Uno sfogo che fa sicuramente il gioco dell'Inter, anche perché se l'obiettivo del tedesco era far ricredere il proprio allenatore, allora è fallito miseramente. La risposta del manager francese è arrivata senza mezzi termini: oggi pomeriggio, nel delicato derby d'alta classifica contro il West Ham a Upton Park, Podolski guarderà i Gunners dalla panchina, come ormai abitudine.
Nonostante la squalifica di Giroud, espulso e di conseguenza squalificato contro il QPR durante il boxing day, al teutonico di origini polacche non è stata concessa la tanto attesa occasione. Contro gli Hammers l'Arsenal schiererà in attacco il tridente Sanchez-Wellbeck-Cazorla, con Campbell, il rientrante Walcott e lo stesso Podolski in panchina. Decisione prevedibile che scava un ulteriore solco tra l'ex Colonia e Wenger, tutt'altro che smosso dal suo sfogo. L'Inter ovviamente accoglie con soddisfazione l'ennesima bocciatura del proprio obiettivo, sia perché così non incorrerebbe in rischi di infortuni, sia perché rafforzerà il suo desiderio di cambiare aria e l'Arsenal avrà meno argomenti per trattenerlo. Dopo il derby londinese, l'attaccante probabilmente parlerà con Wenger ribadendogli il bisogno di giocare con continuità, a questo punto altrove.