Podolski: "Mancini e Ausilio decisivi per il mio arrivo. Shaqiri un rinforzo"
Fonte: Dagli inviati al centro sportivo 'Angelo Moratti' Francesco Fontana e Luca Pessina
I tifosi lo hanno già incontrato, prima all'aeroporto di Linate e poi allo Stadium di Torino, dove ha esordito in Italia, con la maglia nerazzurra, contribuendo non poco al bel secondo tempo dell'Inter. Oggi Lukas Podolski, campione del mondo in carica con la Germania, ex Bayern Monaco e Arsenal, si presenta ufficialmente alla stampa presso il centro sportivo 'Angelo Moratti' di Appiano Gentile. FcInterNews.it è sul posto con i suoi inviati e vi propone le dichiarazioni di Prinz Poldi.
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17.01 - A presentare Podolski è il tecnico Roberto Mancini, che si dice convinto che Podolski all'Inter farà "grandi cose. E' un grandissimo campione".
Benvenuto all'Inter. Che sensazioni hai avuto vestendo la maglia dell'Inter e come sono andati i primi giorni?
"Già dalla mia accogleinza mi sono reso conto che è stata un'accoglienza di classe mondiale; non me lo aspettavo, è stata una cosa unica e ne sono fiero. Poi quando ho visto la mia maglia con il logo leggendario dell'Inter sono diventato ancora più orgoglioso. Con la Juventus abbiamo avuto un ottimo risultato, vediamo come andrà col Genoa".
Hai giocato nei grandi club di campionati come Premier e Bundesliga, ci dici come viene visto il calcio italiano? E l'Inter conserva il fascino di grande club nel mondo?
"Sicuramente l'Inter viene percepita come uno dei primi 10 club al mondo, ha successi enormi alle spalle, il Triplete è di poco tempo fa. Anche la A è uno dei tornei più importanti, Bundesliga e Premier hanno recuperato terreno e sono avanti, ma la serie a ha grandi squadre. Per questo ritengo che l'Inter sia una grande squadra e voglio portarla ai traguardi più alti".
Già da questa stagione l'Inter può tornare in Champions?
"Ora che è passata la fase del mio arrivo, posso concentrarmi solo sul calcio. Facendo così saremo in grado di raggiungere l'obiettivo di tornare in Champions. Lo vuole l'allenatore, lo voglioamo noi, bisognerà recuperare punti e vincere le prossime partite ma possiamo farcela".
Cos'hai pensato quando hai visto la scena tra Osvaldo e Icardi?
"Sicuramente mi sono accorto, sono cose che succedono. Per me non è un problema, i media hanno gonfiato la storia. Non so cosa sia successo negli spogliatoi, ero in campo a salutare giocatori della Juve in quel momento. L'allenatore deve decidere come procedere, non io. Io devo giocare e fare bene sul campo, conta solo che abbiamo giocato bene contro la Juve".
Hai parlato con Rummenigge o Sammer prima di venire all'Inter?
"No, è stata una mia decisione, ne ho parlato con la famiglia e con gli amici e basta. Dopo aver deciso ho chiesto consigli su ristoranti o bei posti a Milano".
FcIN: molti club ti volevano a gennaio, c'erano altre squadre importanti? Mancini è stato decisivo nella scelta dell'Inter?
"Avevo tre-quattro opzioni, il rapporto con Mancini ha svolto il suo ruolo. Ho parlato con lui e Ausilio che si sono impegnati per portarmi qui. I colloqui con Mancini hanno spinto la mia decisione, trattative piacevoli e divertenti, ora sono felice di essere qui. Davanti a noi ci sono mesi importanti, dobbiamo puntare ad arrivare il più in alto possibile, terzo posto e arrivare in fondo in altre competizioni. Grazie a Mancini e Ausilio per essersi impegnati a portarmi qui".
Considerando che Ronaldo è un tuo idolo, è stato un fattore che ti ha convinto a scegliere l'Inter?
"Tutti conoscono Ronaldo, gli ho chiesto delle cose e mi ha parlato bene dell'Inter. E' stato sfortunato a causa di molti infortuni. Giocare in Brasile? Non so, vedremo cosa riserverà il futuro".
Quali fattori ti hanno spinto a venire qui?
"Vorrei prima ringraziare l'Arsenal, è stato un periodo stupendo. Però non potevo giocare molto e ho deciso di cambiare. L'Inter mi ha offerto una chance, Mancini e Ausilio mi hanno convinto. Sin dal primo giorno ho ottime sensazioni, vedremo che succederà già dalla prima partita in casa, con l'obiettivo del terzo posto".
Sei qui in prestito per sei mesi, puoi rimanere qui in futuro?
"Difficile da dire, sono qui da poco. Ho fatto solo una partita in A, il mio obiettivo è aiutare l'Inter nei prossimi 5-6 mesi. Poi ci saranno colloqui Arsenal-Inter, vedremo. Ora però bisogna concentrarsi sul prossimo futuro, senza aprire altri temi. Conta solo il calcio giocato, il resto è secondario".
Se non arrivassi alla Champions le tue aspettative sarebbero deluse? In che posizione vuoi giocare?
"Mi sento meglio quando gioco come punta, vediamo cosa mi chiede Mancini, che ha grande esperienza ed è noto in tutto il mondo. Ne parleremo nei prossimi giorni. Ovunque giocherò però farò del mio meglio. Non conta dove vengo piazzato, ma giocare come nel secondo tempo a Torino. Tutti sarebbero delusi senza Champions, perché l'Inter è uno dei più grandi club al mondo. La situazione non è ideale, ma se restiamo uniti abbiamo la possibilità di raggiungere il terzo posto. Mancano solo 8 punti".
Cosa pensi dell'arrivo di Shaqiri?
"Senza dubbio è un ottimo giocatore che farà bene al nostro reparto offensivo. Nel Bayern e al Mondiale ha dimostrato le sue capacità, se verrà sarà un rinforzo".
Potresti non entrare nella lista di EL, sarebbe un problema.
"La decisione è stata presa, bisogna accettarla perché le regole sono queste".
Qual è il tuo futuro in nazionale?
"Mi sono confrontato con Loew sul mio trasferimento all'Inter, posso continuare ad aiutare la nazionale. Al momento però non voglio fare troppi pensieri, qui ci sono compiti e partite importanti. Da marzo vedremo chi verrà convocato".
La serie A ha bisogno della tecnologia in campo?
"Non m'interessa assolutamente".