Poker di mosse: così l'Inter gestisce il mercato da qui alla conclusione
Quattro colpi per tornare in alto. Il conto alla rovescia è cominciato, il 31 agosto si avvicina e l'Inter deve piazzare gli ultimi colpi. Dopo Handanovic, Silvestre, Palacio e il riscatto di Guarin, servono ancora dei tasselli per completare la rosa. Tanti gli obiettivi, molte le difficoltà per raggiungerli. Partendo dalla difesa, c'è un nome che spicca su tutti: Alvaro Pereira. Il tuttofare uruguaiano può giocare da terzino sia a sinistra (meglio) che a destra. Ma anche a centrocampo. L'Inter lo vuole, ma non è una pista facile per due motivi. La concorrenza (di Chelsea, Napoli e Juve) e la richiesta del Porto (15 milioni). A 12 milioni però si può chiudere, anche se il Porto non gradisce un'operazione alla Guarin (in prestito con diritto di riscatto). L'Inter deve decidere se puntare su di lui. In seconda fila Aly Cissokho, capitoli praticamente chiusi Kolarov e Debuchy.
Per il centrocampo serve un "giocatore forte". L'ha detto Stramaccioni, lo vuole accontentare Moratti. E allora Branca e Ausilio sono al lavoro, ci sono due nomi che in questa giornata di Ferragosto sono in vantaggio: el mota Gargano e Nigel De Jong. Il Napoli non vuole cedere il centrocampista in prestito: con questa formula ci aveva provato anche la Fiorentina, De Laurentiis disse no. Una telefonata tra presidenti potrebbe sbloccare tutto, se l'Inter deciderà di puntare su di lui. Il Manchester City invece è pronto a liberarsi di De Jong, al suo posto è già arrivato Rodwell. Lo scoglio è rappresentato dall'ingaggio, tra i 3 e i 4 milioni, richiesto dall'olandese. Magari Sneijder potrebbe convincerlo... Più indietro Fernando, che non convince, e Sandro, che costa almeno 15 milioni. Il sogno resta Paulinho, anche qui non mancano le difficoltà.
Per l'attacco servono due giocatori: un esterno destro e un vice-Milito. Per la fascia Aaron Lennon corrisponde all'identikit del giocatore giusto per il 4-2-3-1. L'Inter parlerà con il Tottenham, anche per l'operazione Julio Cesar. Molto difficile arrivare a Theo Walcott, solo un sogno di (fine) estate. Come vice-Milito tutte le strade portano a Fabio Quagliarella, lo scambio con Pazzini si può fare a fine mercato. L'Inter aveva sondato alternative in Serie A: Denis, Pinilla e Bergessio. Ma non è mai scattata la scintilla. Un terzino, un centrocampista, un esterno offensivo e un attaccante di scorta. Branca e Ausilio cercano di calare il poker...