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Polo: "L'Inter non si rifiuta, voglio stupire. Io come Eto'o? Che onore!"

di Alessandra Stefanelli
Fonte: Corriere dello Sport

Andy Polo si presenta. Il diciannovenne attaccante peruviano acquistato dall'Inter nelle ultime ore di calciomercato si racconta in un'intervista esclusiva al Corriere dello Sport, nel corso della quale svela le proprie ambizioni e spiega le proprie caratteristiche.

Polo, perché ha accettato di firmare per l'Inter?
"Perché è uno dei più grandi club italiani e ha una grande storia. Quanto arriva una proposta del genere, non si può dire di no".
Cosa conosce dell'Inter?
"Ogni calciatore sa quanto ha vinto la squadra negli ultimi anni e nella sua storia. Chiunque sogna di giocare in una formazione del genere, una delle migliori d’Europa".
E della Serie A?
"E’ un campionato molto competitivo. Vedendolo in tv mi sono accorto che c’è un ottimo ritmo e per far far bene devi essere a posto fisicamente».
Quali sono le sue caratteristiche?
"Sono un attaccante rapido e in grado di ricoprire più ruoli. Posso essere impiegato sia sulla fascia destra che su quella sinistra, ma sono in grado di giocare anche alle spalle del centravanti. Mi adatto a quello che l’allenatore mi chiede".
Quali sono i suoi idoli nel mondo del calcio?
"Non ne ho uno in particolare perché voglio rubare qualcosa a tutti quelli che ricoprono il mio stesso ruolo. All’Inter avrò l’opportunità di allenarmi con grandi campioni come Hernanes, Palacio e tutti gli altri. Sarà splendido".
Molti sostengono che lei assomigli ad Eto'o. E’ un paragone troppo “pesante”?
"Essere accostato a Eto’o è un onore, ma ogni giocatore scrive la sua storia da solo. Io devo ancora farmi un nome".
Cosa sogna per questa avventura all'Inter?
"Arrivare presto in prima squadra e guadagnarmi il mio spazio. Sarebbe fantastico se la squadra riuscisse a rimontare in classifica e a togliersi una grande soddisfazione a fine campionato".
Dopo Victor Benitez è il secondo peruviano a indossare la maglia dell'Inter.
"E’ un onore. Nel mio paese in pochi hanno la possibilità di far parte di un club di questo livello".
Il suo connazionale Vargas è alla Fiorentina. Gli ha già chiesto qualche consiglio?
"Non conosco Juan di persona, ma l’ho visto più volte in tv ed è un grande calciatore. Come tutti, in carriera ha avuto i suoi alti e bassi, ma adesso sta tornando su ottimi livelli, gli auguro di continuare così a lungo".
Sogna di essere compagno di Vargas in nazionale?
"Sarebbe fantastico".
Perché in passato la trattativa con il Genoa non è andata a buon fine?
"Lasciamo stare il passato. Preferisco parlare del presente e del futuro ovvero dell’Inter".
Come ha iniziato a giocare?
"In strada, a Lima, mia città natale. Poi sono andato nella squadra della polizia, nel barrio di Rimac (a nord di Lima, ndr). Il professore che mi allenava mi portò in prova all’Universitario e da lì è iniziata la mia carriera. Il primo anno da professionista è stato molto positivo a differenza del secondo, quando mi facevano giocare lontano dall’area avversaria. L’ultima stagione l’ho disputata con l’Universidad San Martin dove ho trovato tanti amici e ho accumulato altra esperienza".
Adesso è pronto per l’Inter?
"Avere un’occasione così è il massimo e intendo sfruttarla".
Quando arriverà a Milano?
"Il prossimo fine settimana. Sto facendo i documenti. Non vedo l’ora di iniziare".


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