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PremierInter - Ausilio tra Chelsea e United. La punta? Dipende da... Icardi

di Redazione FcInterNews
Evra e Sagna: chi all'Inter?

Non è certo il tour internazionale di Piero Ausilio a movimentare la campagna acquisti dell’Inter in vista della prossima stagione. Il direttore dell’area tecnica, da quest’anno unico responsabile del mercato nerazzurro, sta presenziando a numerose partite all’estero con l’intento di visionare giocatori potenzialmente interessanti e di incontrare addetti ai lavori con i quali in vista di giugno potrebbero essere intavolati discorsi interessanti. Oggi l’Inter sta semplicemente tastando il terreno per determinati obiettivi nella lista di mercato estiva, la priorità sono i calciatori in scadenza di contratto il 30 giugno, per i quali bisogna muoversi con i tempi giusti.

Dopo l’arrivo di Nemanja Vidic, che ha aperto la strada alla strategia inglese di rafforzamento dell’Inter, Ausilio sta lavorando per portare a Milano un altro esterno attualmente protagonista della Premier League. Le due opzioni portano il nome di Patrice Evra e Bacary Sagna, entrambi sullo stesso livello di gradimento grazie all’eclettismo di Nagatomo e D’Ambrosio, abili ad agire sulle due fasce. Poco importa dunque che il nuovo innesto sia mancino o destro, l’importante è che sia un volto noto del calcio britannico oltre che un elemento di spiccata esperienza internazionale.

I due francesi non hanno ancora dato una risposta ad Ausilio, stanno tergiversando per capire se nel Manchester United e nell’Arsenal possano avere ancora futuro, altrimenti sfoglieranno la margherita per decidere che strada prendere. Uno dei petali è nerazzurro e le speranze che almeno uno dei due esterni segua Vidic sono concrete. Senza escludere un colpo a sorpresa, alle medesime condizioni contrattuali. L’arrivo di un laterale a parametro zero, pur essendo impegnativo alla voce ingaggi, garantirà un margine superiore nell’acquisto degli altri due giocatori che servono per migliorare la rosa di Mazzarri. Non dovranno essere semplici innesti integrativi, ma calciatori di alto livello che possano indossare una maglia da titolare dell’Inter.

A centrocampo il profilo ideale sarebbe John Obi Mikel, in lista partenti dal Chelsea ma con un ingaggio molto, troppo alto (oltre 4 milioni di euro a stagione fino al 2017) a cui difficilmente vorrà rinunciare. Il nigeriano piace molto ad Ausilio ed essendo un classe 1987 con esperienza internazionale e ancora margini di crescita risponde a tutti i requisiti richiesti da Thohir. Oltre, ovviamente, a essere da quasi 8 anni un big della Premier League, forse la leva principale per convincere il presidente a un sacrificio finanziario in ottica di ROI. Il costo del suo cartellino, infatti, si aggira intorno ai 15 milioni di euro e Mourinho non pare intenzionato a fare sconti. Ovviamente, il risparmio sul cartellino dell’esterno potrebbe agevolare un investimento superiore alle previsioni, ma non bisogna dimenticare che anche in attacco servirà uno sforzo economico.

In questo momento si attende, l’ideale sarebbe un bomber dal gol facile ma non se ne trovano in giro a prezzi modici. L’eventuale esplosione di Icardi da qui a maggio potrebbe però alterare le strategie, convincendo Ausilio e Thohir a virare su un profilo d’esperienza ma non una star assoluta. Ed è qui che entra in gioco la fresca candidatura di Samuel Eto’o, ‘ruota di scorta' per il reparto offensivo nerazzurro qualora Icardi offrisse le dovute garanzie o non si riuscisse ad arrivare a un centravanti come, per esempio, Edin Dzeko (ingaggio altissimo e 15 milioni di costo del cartellino). Ovviamente si cercherà di prendere a prescindere un alto profilo, anche per aiutare l’ex Sampdoria a crescere senza troppe responsabilità e in virtù delle tante partite stagionali che attendono i nerazzurri in caso di qualificazione all’Europa League. Ma non sarà un’impresa facile, come potrebbe essere riprendere Eto’o pagandogli solo l’ingaggio (comunque alto).

Insomma, il cerchio si sta stringendo e l’Inter non vuole perdere tempo. Definiti quasi tutti gli addii previsti a fine giugno, la dirigenza vuole farsi trovare pronta in largo anticipo con i sostituti, per rendere l’Inter sempre più competitiva in quello che Thohir ha definito l’anno zero.  Il cui fuso orario sarà a metà tra quello inglese e quello indonesiano.


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