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Presidente, pugno duro!

di Claudio Ruggieri

Le prime dichiarazioni di Moratti sul caso Ibrahimovic sono state abbastanza dure: "Con Ibra non ho nessuno appuntamento a fine campionato, non esiste un'Inter senza di lui, ma se vorrà andare via, salterà fuori il suo prezzo". Come dire, caro Ibra, qui non tratteniamo nessuno. Finalmente verrebbe da dire, Presidente. Dopo anni (troppi), in cui la signorilità, l'educazione (che in questo mondo non pagano), hanno preso sempre il posto dell'uomo d'affari, del "sergente di ferro", adesso sembra che Moratti abbia deciso di cambiare discorso. Sarà stato il vulcano Mourinho a fargli cambiare strada, fatto sta che per la prima volta (o la seconda, al massimo la terza), nella società Inter si usi il pugno duro nei confronti di quei giocatori (che si chiamino Ibrahimovic o Orlandoni) che usano piccoli trbocchetti, piccoli stratagemmi per arrivare a qualcosa.

Non sappiamo il perchè di questo malessere dello svedesone, qualcuno ha parlato di mugugni post eliminazione Champions, ma qualcun altro, ha fatto bene a ricordare al signor Ibrahimovic, che parte dell'ennesima disfatta europea, è anche colpa sua. Non sappiamo a cosa miri Ibra, il suo contratto è già di per se faraonico (troppo), quindi non vogliamo immaginare o credere ad un ulteriore rinnovo di contratto (attualmente è il giocatore più pagato al mondo). Se così fosse caro Presidente, allora prepari la cessione, perchè di certi giocatori, non sappiamo cosa farcene. Ma ripetiamo, Ibra non ha svelato i misteri. Forse ci sta giocando Raiola, procuratore del giocatore svedese e del brasiliano Maxwell, ormai riserva del talento Santon. Che sia tutto questione di ripicca? Anche in questo caso, via dall'Inter. Forse (speriamo), il "Genio" nerazzurro, ha solo voglia di vincere la Champions League, per questo chiederà rinforzi adeguati. Ma su questo, caro Ibra, non preoccuparti, c'è già mister Mourinho che ha già pronto tutto. Qui caro Presidente, non sia duro, anzi, lasci fare a Josè.


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