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Preview Atalanta-Inter - Difesa a 4 possibile per non perdere il tridente

di Alessandro Cavasinni

Un occhio alla classifica, magari di sfuggita e solo per capire che la strada intrapresa è quella giusta. Andrea Stramaccioni non si è depresso quando le cose andavano male, non si esalta adesso che la vittoria è divenuta pane quotidiano. Un equilibrio interiore ancor prima che in panchina. Un modo di approcciare alla partita che garantisce all'Inter sempre un equilibrio ponderato, tra la voglia di far male e quella di non prenderle.

LA TATTICA – Anche stasera, Strama farà i conti con una lista infinita di assenti. Fuori causa Ranocchia, Samuel, Stankovic, Obi, Mariga, Mudingayi, Sneijder, Coutinho e Chivu. Pesano i forfait in difesa e in mediana, e anche per questo il tecnico nerazzurro sarà costretto a ridisegnare la squadra ideale per affrontare l'Atalanta. In tal senso non è da escludere la difesa a 4, anche in virtù dell'assetto dell'avversario. Ma non solo. Un arretramento di Cambiasso consentirebbe di mantenere la difesa a 3, ma costringerebbe Guarin a un lavoro di raccordo che spesso lo ha visto in difficoltà. La soluzione potrebbe essere lo spostamento di Nagatomo a destra, Zanetti interno con Gargano e il colombiano, e Alvaro Pereira a sinistra. E addio tridente. Difficilmente Strama opterà per un 3-4-3 con Guarin nelle vesti di mediano puro. Per cui, al fine di mantenere il tridente pesante, la scelta ricadrebbe nel 4-3-3 già visto contro la Sampdoria: Zanetti terzino, Silvestre-Juan centrali e Guarin-Gargano-Cambiasso in mezzo. Da valutare l'inserimento di Alvarez, magari come raccordo tra attacco e centrocampo al posto di uno tra Cassano e Palacio.

GLI AVVERSARI – Poche sorprese nei bergamaschi. Stefano Colantuono ha recuperato quasi tutti gli effettivi e l'assenza che pesa è quella di Bellini. Per il resto, i forfait di Ferreira Pinto, Radovanovic e Scozzarella non minano il progetto tattico. Per cui solito 4-4-1-1, con Moralez e Bonaventura a scambiarsi il ruolo di rifinitore a supporto di Denis. Due linee strette, possesso palla con Carmona e Cigarini in mezzo e sfogo sulle fasce, in particolare con Ezequiel Schelotto.

I PERICOLI – Manco a dirlo, attenzione soprattutto a German Denis. Portato in Italia dal Napoli, El Tanque ha trovato la dimensione giusta proprio a Bergamo, dopo le esperienze non positive prima in Campania, poi all'Udinese. L'argentino non segna da un po', ma l'Atalanta arriva comunque all'impegno di stasera dopo 3 vittorie nelle ultime 4 partite (3 punti con Sampdoria, Napoli e Siena, pari in 10 uomini a Pescara) e non va ko da oltre un mese (Roma-Atalanta 2-0 il 7 ottobre). Inoltre, Stramaccioni avrà in mente i rimedi per tamponare la rapidità di Maxi Moralez, le discese di Schelotto e le geometrie di Cigarini.

DOVE COLPIRE – Non facilissimo sorprendere un comparto difensivo piuttosto compatto come quello di Colantuono. Anche sul proprio terreno, infatti, la squadra bergamasca difficilmente concede varchi ghiotti, specie contro big come l'Inter. Un atteggiamento prudente reso possibile anche per le caratteristiche funzionali al contropiede dei propri uomini deputati a offendere. Una soluzione ottima potrebbe essere il tiro da fuori, con Consigli non sempre attento. Poi è chiaro che le qualità individuali nell'uno contro uno potranno risultare decisive in favore degli attaccanti interisti, vista la differenza oggettiva sul piano squisitamente tecnico.

OCCHI PUNTATI SU... – Diego Milito. Lo scorso anno la gara di Bergamo rappresentò uno dei momenti più critici della carriera del Principe, che all'Atleti Azzurri mandò incredibilmente alto da due passi la palla del 2-1. Quest'anno, invece, Diego Alberto da Bernal ha ingranato subito le marce alte e per le difese son dolori. A riposo totale contro il Partizan, Milito potrà tornare a sfoderare il suo immenso repertorio, sfoggiato ampiamente a Torino sul campo dei campioni d'Italia. Il numero 22 sembra aver raggiunto la condizione ottimale, e con Palacio-Cassano a rifornirlo potrebbe risultare devastante anche nella trasferta odierna.  

Probabili formazioni:

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Carmona, Cigarini, Bonaventura; Maxi Moralez; Denis.

INTER (4-3-3): Handanovic; Zanetti, Silvestre, Juan Jesus, Nagatomo; Guarin, Gargano, Cambiasso; Palacio, Milito, Cassano.

ARBITRO: Damato di Barletta.
Assistenti: Di Liberatore e Cariolato.
Giudici di linea: Russo e Pinzani.
Quarto uomo: Giachero. 


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Domenica 15 dicembre