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Preview Cagliari-Inter - Santon verso la conferma, Brozovic insidia Gaglia. Spalletti vuole la vetta

di Alessandro Cavasinni

L'Inter torna a Cagliari, ma non si giocherà al Sant'Elia come l'anno scorso quando il vetusto impianto sardo fece da scenario al perentorio 5-1 nerazzurro. Da cancellare, quindi, sia la location che quel rotondo risultato: si giocherà alla Sardegna Arena contro una squadra molto diversa da quella del marzo scorso. Di certo, Luciano Spalletti saprà mettere in guardia i suoi per non lasciarsi sorprendere. Con un successo, l'Inter scavalcherebbe il Napoli portandosi, almeno per una notte, da sola in testa alla classifica.

LA TATTICA – Spalletti non muta né atteggiamento né tattica. Avanti sul solco del 4-2-3-1 con tantissime certezze e dubbi minimi. Uno riguarda sicuramente la corsia mancina di difesa, dove Santon potrebbe essere confermato al posto di Nagatomo dopo la buona prova contro l'Atalanta. In mezzo al campo, invece, Brozovic prova a insidiare Gagliardini per una maglia, con Borja Valero che a quel punto si abbasserebbe di fianco a Vecino: difficile, però, vedere il croato dal 1' nonostante la stima del tecnico di Certaldo. Per il resto, tutto come da copione. Unico assente il solito Vanheusden.

GLI AVVERSARI – Con Diego Lopez, il Cagliari ha preso a marciare a ritmi piuttosto alti: 9 punti in 5 partite. Soprattutto, si vede uno spirito diverso rispetto all'avvio di stagione quando i rossoblu apparivano spesso remissivi e passivi nel corso dei 90 minuti. Adesso la squadra sarda aggredisce l'avversario, che si chiami Benevento o che si chiami Lazio. L'allenatore uruguaiano ha poi imposto la difesa a tre, nella quale domani ci dovrebbe essere il ritorno di Pisacane: probabilmente fuori uno tra Andreolli e Ceppitelli. Tra i pali, solito ballottaggio Cragno-Rafael. Poi tutto già stabilito, con Faragò a destra, Padoin a sinistra e Ionita-Cigarini-Barella in mezzo. In attacco, Joao Pedro farà ancora da spalla a Pavoletti. Ai box Sau e Deiola.

DOVE COLPIRE – La forza della squadra di Diego Lopez risiede soprattutto sugli affondi laterali, nei quali è in particolar modo Faragò a fare la voce grossa con cross e inserimenti. In fase di non possesso, invece, quello rossoblu diventa a tutti gli effetti un abbottonato 5-3-1-1, con una ben riconoscibile linea di cinque uomini davanti al portiere. Nonostante la densità centrale, però, i difensori sardi sono spesso vittime di disattenzioni che poi costano care e vanno a pesare sull'economica del match. Manna per uno come Mauro Icardi, a cui spesso e volentieri basta mezzo metro per trasformare in gol qualsiasi pallone.

OCCHI PUNTATI SU... – Miranda. Con Skriniar che ruba l'occhio, stanno passando inosservate le prestazioni del centrale brasiliano. Vero, a volte si concede qualche lusso di troppo e fa tremare i tifosi nerazzurri. Ma se lo slovacco è cresciuto in maniera esponenziale, immaginiamo, una fetta di merito va destinata anche all'ex Atletico Madrid, che con classe e tranquillità continua a gestire la retroguardia nerazzurra. Contro l'Atalanta, dopo qualche leggerezza nelle precedenti uscite, non ha sbagliato nulla. Stasera, al cospetto di un Cagliari presumibilmente aggressivo, si rivelerà fondamentale il suo contributo. 

 

PROBABILI FORMAZIONI:

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Romagna, Andreolli, Pisacane; Faragò, Ionita, Cigarini, Barella, Padoin; Joao Pedro, Pavoletti.
Panchina: Rafael, Crosta, Capuano, Ceppitelli, Van der Wiel, Miangue, Dessena, Cossu, Farias, Giannetti, Melchiorri. 
Allenatore: Diego Lopez.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Deiola, Sau.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon; Vecino, Gagliardini; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi.
Panchina: Padelli, Berni, Ranocchia, Joao Cancelo, Nagatomo, Dalbert, Brozovic, Joao Mario, Karamoh, Eder, Pinamonti.
Allenatore: Spalletti.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Vanheusden.

ARBITRO: Pairetto.
Assistenti: Vuoto e Del Giovane.
Var: Mariani (Martinelli).
Quarto uomo: Piscopo.


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Lunedì 16 dicembre