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Preview Inter-Chievo - Torna Milito ed ecco il tridente più Kuz-Kovacic

di Alessandro Cavasinni

"Quello che si è visto a Siena non vogliamo rivederlo più, né io né i giocatori. Nessuno". Messaggio categorico di Andrea Stramaccioni, che mette il punto e dice basta. Basta a un'Inter eccessivamente camaleontica e basta a una squadra troppo attendista. "Si tornerà a pensare da grande squadra", ha confermato il tecnico, evidentemente ammettendo più di una colpa. Sintomo d'intelligenza e voglia di svoltare, proprio ora che Lazio, Napoli e Fiorentina han perso punti.

LA TATTICA – Ci attende, quindi, un'Inter rinnovata, nella testa e in campo. Gli spifferi che arrivano dalla Pinetina parlano di un ritorno alla difesa a quattro e al tridente 'pesante'. Una nuova vita tattica dettata anche dalle contingenze, ovvero le assenze contemporanee in difesa di Chivu e Samuel, oltre a quella in mezzo al campo di Guarin. Si va, quindi, verso il 4-3-3, modulo raramente utilizzato da Stramaccioni. Zanetti torna nell'antico ruolo di terzino destro, mentre sulla sinistra Nagatomo è in vantaggio su Pereira. In mezzo, ballottaggio Cambiasso-Gargano, con Kuzmanovic e Kovacic sicuri di una maglia.

GLI AVVERSARI – Eugenio Corini ritrova qualche pezzo, ma perde pure Guana oltre ai lungodegenti Dramé e Sardo. Out pure Samassa (Coppa d'Africa) e Stoian. L'ex regista del Chievo di Delneri confermerà con ogni probabilità il 5-3-2, almeno in partenza. In cabina di regia Luca Rigoni, affiancato dal giovane Cofie e dal tignoso Hetemaj. In porta, Puggioni confermato a discapito di Squizzi e Ujkani.

I PERICOLI – Paloschi il pericolo numero uno: lui ha affossato la Lazio all'Olimpico non più tardi di un paio di settimane fa. La difesa nerazzurra non avrà troppo tempo per digerire il ritorno alla linea a quattro, perché sia il 43 gialloblu che Thereau sono uomini in grado di mettere in difficoltà chiunque con ripartenze ben architettate. Interessante il duello sulla fascia tra Zanetti e Jokic, notoriamente un terzino più bravo a spingere che a difendere.

DOVE COLPIRE – Sfavoriti oggettivamente sul gioco aereo, gli attaccanti nerazzurri dovranno puntare tutto sulla qualità contro gente di stazza come Andreolli, Dainelli e Acerbi. Non sarà facile trovare impreparata la sempre attenta difesa clivense, anche se ogni tanto una piccola 'dormita' viene concessa. Certamente, il ritorno di Diego Milito assicura un tasso di pericolosità superiore rispetto alle ultime uscite. Una figura, quella del Principe, anche in grado di liberare spazi interessanti per chi gli sta vicino.

OCCHI PUNTATI SU... – Kovacic. L'avevamo detto già domenica scorsa, ci ripetiamo oggi. Inevitabilmente, infatti, gli occhi del Meazza saranno sul gioiellino croato, all'esordio nel nuovo stadio e da titolare. Mateo dovrebbe partire come interno sinistro del centrocampo a tre, con Kuzmanovic in regia e Cambiasso (o Gargano) a 'fare legna'. Lui, più degli altri, sarà il raccordo tra la fase difensiva e il tridente 'pesante': servirà una prestazione convincente del nuovo numero 10 per vedere un'Inter finalmente ritrovata. 

 

Probabili formazioni:

INTER (4-3-3): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Juan Jesus, Nagatomo; Cambiasso, Kuzmanovic, Kovacic; Palacio, Milito, Cassano.

CHIEVO (5-3-2): Puggioni; Sampirisi, Andreolli, Dainelli, Acerbi, Jokic; Cofie, L. Rigoni, Hetemaj; Paloschi, Thereau.

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.


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