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Preview Inter-Chievo - Trequarti: favorito Mateo. Tentazione Milito

di Alessandro Cavasinni

Dopo un avvio convincente, la stagione dell'Inter comincia a diventare complicata. E si sprecano i paragoni con quella passata con Stramaccioni e l'altra ancora con Gasperini-Ranieri. Insomma, non c'è pace per Erick Thohir, che certo si aspettava un inizio diverso della sua presidenza. Stasera al Meazza i nerazzurri riceveranno il Chievo: match da non sbagliare, come tanti in questo periodo.

LA TATTICA – Walter Mazzarri ha la tentazione di riproporre dall'inizio il tandem tutto argentino Palacio-Milito. Il Principe ha fornito segnali importante nel ko di Tim Cup a Udine, in cui ha giocato l'intero match. Proprio la stanchezza del 22, però, potrebbe far propendere il tecnico di San Vincenzo a preservarlo e, magari, inserirlo a gara in corso. Tra i convocati, infatti, mancano Belfodil (in partenza) e Icardi. Per cui diventa fondamentale tenersi una carta da giocarsi in caso di necessità. Senza lo squalificato Guarin, salgono le quotazioni di Mateo Kovacic, al momento il candidato principale per giostrare alle spalle del Trenza. Di conseguenza, Alvarez dovrebbe essere impiegato ancora in mezzo al fianco di Cambiasso e di Kuzmanovic (Taider è convocato, ma non è pronto a giocare dal 1'). In difesa, invece, si va verso la conferma del trio Campagnaro-Rolando-Juan Jesus. Nemmeno convocati Wallace e Pereira, per lo stesso motivo di Belfodil: per loro sono le ultime ore in nerazzurro. Scalpita Ruben Botta.

GLI AVVERSARI – Eugenio Corini è tornato sulla panchina clivense e subito ha fatto ottimi risultati. Tre vittorie consecutive – tra cui quella nel derby – e poi la leggera flessione, con due ko e un pari. Probabile la conferma di una difesa abbottonata davanti a Puggioni, con il nuovo accantonamento del 4-3-3. Mancherà Luca Rigoni e al suo posto dovrebbe scalare Radovanovic in cabina di regia, con Bentivoglio promosso titolare.

I PERICOLI – Il punto fermo dell'attacco è Thereau, poi soliti dubbi su chi affiancare all'ex di Steaua Bucarest e Anderlecht. Il favorito sembra essere Paloschi, che ha qualche chance in più di Pellissier. Attenzione alle sorprese, quindi, e a una fase di ripartenza sempre ben congegnata da parte del tecnico gialloblu. Occhio pure agli inserimenti di Hetemaj e al gran tiro di Sardo. Senza dimenticare le palle inattive, su cui sia Dainelli che lo sloveno Cesar (compagno di nazionale di Handanovic) sanno farsi valere.

DOVE COLPIRE – Quella dei gialloblu di Corini si preannuncia una difesa arcigna e che lascia pochi spazi. Per questo motivo l'efficacia negli ultimi metri – sia a livello di ultimo passaggio che di finalizzazione – sarà determinante nel posticipo del Meazza. La rapidità non è certo la dote migliore dei difensori ospiti, per cui i soliti movimenti di Palacio alle spalle dei marcatori diretti e l'inventiva dei compagni dai piedi più raffinati potrebbero solcare la differenza tra le contendenti. In caso di 3-5-2 speculari, poi, fondamentali torneranno i duelli sulle corsie esterne.

OCCHI PUNTATI SU... – Alvarez. Spesso decisivo a inizio anno quando veniva impiegato sulla trequarti, Ricky Maravilla ha un po' patito l'arretramento sulla linea mediana dovuto a motivi tattici e non a demeriti suoi. In quella zona del campo, l'ex Velez non riesce a incidere come quando giocava dietro la punta e tutta l'Inter sembra risentire del mutamento. Stasera, vista l'assenza di Guarin, il favorito a giocare alle spalle di Palacio dovrebbe essere Kovacic, e allora ad Alvarez si chiederà ancora di sdoppiarsi e, possibilmente, tornare decisivo.

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