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Preview Inter-Roma - Le novità di Strama vs l'integralismo di Zeman

di Alessandro Cavasinni

E' solo la seconda giornata, ma il calendario di Serie A mette di fronte già due squadre di alta classifica. L'Inter di Stramaccioni contro la Roma di Zeman: un confronto ad alto tasso adrenalinico, non fosse altro perché entrambi i tecnici badano  più all'offesa che alla difesa. In particolare il boemo, che non ha modificato di una virgola il suo tipico atteggiamento tattico. Più avveduto l'interista, sebbene prediliga anch'egli il gioco d'attacco. Ne verrà fuori certamente un match divertente.

LA TATTICA – Poco da scoprire per quanto riguarda i nerazzurri. Stramaccioni va verso  la conferma del 4-3-2-1, ormai lo schema-base per l'Inter 2012/2013. Finora la sensazione lasciata dalle prime uscite stagionali è stata quella di una squadra in continua crescita, sia a livello di convinzione che di comprensione dei meccanismi richiesti dall'allenatore. Probabile lo spostamento di Zanetti nel ruolo di terzino destro in luogo del partente Maicon, con Alvaro Pereira subito buttato nella mischia padrone dell'altra fascia. In mezzo, aria di conferma anche per i tre che tanto bene hanno fatto nell'esordio dell'Adriatico, con Gargano davanti la difesa e Cambiasso-Guarin ai suoi lati. In attacco, scontate le presenze di Sneijder e Milito (tenuti a risposo contro il Vaslui), il ballottaggio è tra Cassano e Palacio, con l'argentino leggermente favorito in considerazione della sua peculiarità nell'attaccare lo spazio alle spalle delle difese.

GLI AVVERSARI – Zdenek Zeman sarà orfano di Dodò, Bradley e Perrotta, ma potrà contare sul rientro di Mattia Destro, all'esordio in giallorosso proprio nel Meazza nerazzurro. Un 'incrocio pericoloso' tra il presente e il passato, tra chi l'ha preso e chi ha tentato di riportarselo a casa. Scontato il 4-3-3, da capire gli interpreti. I dubbi riguardano il centrocampo: De Rossi c'è, Pjanic pure, per la terza maglia è sfida tra Florenzi e Tachtsidis. Detto di Destro, e con Totti inamovibile, difficilmente il boemo rinuncerà a Osvaldo, forse il più in forma dei suoi. Lamela, quindi, andrà in panchina.

I PERICOLI – Fin troppo facile pensare al tridente offensivo. Totti, a San Siro, ha spesso giocato grandi partite; Osvaldo, contro il Catania, si è dimostrato in gran forma; Destro è al suo esordio in campionato con la nuova maglia e vorrà certamente dimostrare all'Inter di valere i milioni pagati dalla proprietà capitolina. Ma attenzione anche agli inserimenti di Balzaretti sulla sinistra e alle sortite di De Rossi, altro elemento imprescindibile e che sa farsi valere in area avversaria. Da non sottovalutare neppure il gran tiro di Pjanic, vero specialista dei calci piazzati.

DOVE COLPIRE – Sarà banale, ma anche in questa sua nuova avventura giallorossa, la fase difensiva di Zeman non pare impermeabile. Sia per la connotazione prettamente offensiva di tutto il comparto romanista, sia per le individualità che la compongono. Tolto l'ex Burdisso, nessuno degli altri tre ha spiccate doti difensive. Balzaretti e Piris sono ottimi in fase di spinta, ma gracili quando si tratta di coprire. Castan, invece, rimane un'incognita: in Brasile ha una buona reputazione, ma contro il Catania non ha convinto del tutto. E se l'Inter davanti troverà la serata giusta, difficilmente i giallorossi riusciranno ad arginare la qualità di Sneijder, la precisione di Palacio, il fiuto di Milito e la fantasia di Cassano.

OCCHI PUNTATI SU... – Sneijder. L'olandese è in crescita e contro il Vaslui ha riposato, proprio come Milito, Gargano, Alvaro Pereira, Ranocchia e, in parte, Cassano e Guarin. Contro il 4-3-3 del boemo, Wesley potrebbe diventare letale se trovasse la mattonella giusta per servire in profondità Milito, Palacio o Cassano. Uscendo dal radar di De Rossi, che comunque incontrista non è, il numero 10 nerazzurro avrebbe l'opportunità di galleggiare liberamente tra le linee avversarie, potendo sfoggiare tutta la sua classe. Manna per gli attaccanti di Stramaccioni, spine per i difensori di Zeman.

 

Probabili formazioni:

INTER (4-3-2-1): Castellazzi; Zanetti, Silvestre, Ranocchia, Alvaro Pereira; Guarin, Gargano, Cambiasso; Palacio, Sneijder; Milito.

ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Florenzi; Destro, Osvaldo, Totti.


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