Preview Lazio-Inter - Fisso Guarin su Hernanes. E scatta la staffetta davanti
Il penultimo impegno dell'anno per l'Inter di Stramaccioni potrebbe essere simboleggiato da una rampa. La trasferta all'Olimpico di Roma, sarà una vera e propria rampa di lancio - infatti - per la squadra nerazzurra in chiave Scudetto. Dopo la vittoria contro il Napoli di domenica scorsa, l'insidiosa sfida esterna contro i capitolini (appaiati a quota 29 in classifica, a -4 dai nerazzurri) darebbe in caso di successo le convinzioni giuste a tutto l'ambiente per proseguire convinti dietro lo straordinario traguardo "primo posto". Una sfida dal sapore intenso per Andrea Stramaccioni, che ha rinunciato anche stavolta a Wesley Sneijder: il giovane allenatore di San Giovanni torna nello stadio che tante volte ha frequentato da tifoso giallorosso. Un piccolo derby insomma per lui, anche se - visto il gemellaggio - sarà tutt'altro che agguerrita l'atmosfera sugli spalti.
LA TATTICA - Stramaccioni gioca di nascosto e prova le sue carte nel pallone pressostatico della Pinetina. Filtrano tante voci, non ultima quella di un 4-3-1-2 con Guarìn trequartista atipico. La verità però è che l'ex allenatore degli Allievi della Roma sembra destinato a insistere sul 3-5-2. Schermo dietro quindi con Ranocchia, Samuel e Juan davanti ad Handanovic. Pereira favorito su Nagatomo a sinitra, a destra Zanetti e al centro Gargano, Cambiasso e il jolly Guarìn. In attacco pronta la staffetta tra Cassano e Palacio per far coppia con Milito. Squadra solida quindi, che vuole chiudere tutti gli spazi, ma che non vuole rinunciare alle sue importanti soluzioni offensivi.
GLI AVVERSARI - Petkovic ritrova Konko, l'assenza per squalifica di Cavanda non è più un problema. Pronto al rientro anche Dias, il brasiliano sederà in panchinA centrocampo Ledesma agirà in cabina di regia, mentre nella linea a quattro della mediana sono sicuri di una maglia da titolare Hernanes, Gonzalez e Mauri. L'unico dubbio rimane il ballottaggio tra Lulic e Candreva: l'azzurro è in leggerissimosul bosniaco. In avanti Klose tornerà a guidare l'attacco dopo i quindici minuti della ripresa di Bologna. Notizie positive anche da Floccari, Brocchi e Zarate: i tre hanno svolto l'intera seduta con il resto del gruppo e tornano a piena disposizione dell'allenatore.
I PERICOLI - La fantasia di Hernanes, la concretezza di Klose. La Lazio a differenza degli anni scorsi ha un'impronta ben definita dal suo tecnico. Le uniche lacune le presenta in panchina, dove forse non gode di ricambi all'altezza dei titolari. I biancocelesti sono bravi a concedere pochi spazi e a saper sfruttare i momenti di buio delle squadre avversarie. Un'Inter a trazione offensiva rischia di essere bucata dalle trame di gioco dei capitolini. Ledesma garantisce le giustre geometrie a centrocampo, difesa e attacco sono ben assestate.
DOVE COLPIRE - La difesa a tre su Klose, un bel lavoro degli esterni per evitare cross e un uomo su Hernanes potrebbero allietare la Lazio. La difesa, per quanto buona, non è invalicabile e potrebbe soffrire la freschezza del solido attacco nerazzurro. Cassano, se partirà dall'inizio potrà portare imprevedibilità alla manovra. Guarìn, visto in grande spolvero domenica contro il Napoli è capace di rompere gli equilibri. Sarà una partita equilibrata, in cui appare anche difficile individuare punti forti e punti deboli che le due squadre potrebbero avere stasera.
OCCHI PUNTATI SU... - Pereira e Guarìn. Sono i due assi nella manica della formazione di Stramaccioni: gli ex Porto hanno mostrato grandi progressi nelle ultime tre partite e possono incidere parecchio. Il primo, dalla sinistra, contenendo Candreva, proponendosi davanti con insistenza. Il secondo, con il suo strapotere fisico, può fermare Hernanes e puntare dritto alla porta difesa da Marchetti.
PROBABILI FORMAZIONI:
LAZIO (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Ciani, Radu; Ledesma; Candreva (Lulic), Hernanes, Gonzalez, Mauri; Klose.
INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan; Zanetti, Gargano, Guarìn, Cambiasso, Pereira; Cassano, Milito.