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Preview Palermo-Inter - Sì al 4-2-3-1. I dubbi: Kondo-Melo e Guarin-Biabiany

di Alessandro Cavasinni

L'ultimo successo nerazzurro al Barbera risale alla stagione 2010-2011. Post-Triplete, Rafa Benitez in panchina e Samuel Eto'o a fare magie in campo: il camerunese, con una doppietta nella ripresa, ribaltò l'iniziale vantaggio firmato Ilicic. Era settembre, il 19. Dopo cinque anni e un mese abbondante, l'Inter intende tornare ancora con i tre punti dalla trasferta palermitana dopo il pari dell'anno passato (Vazquez e Kovacic). La squadra ha fiducia e una classifica notevole, nonostante non vinca da tre gare (dopo il successo con il Verona sono arrivati il ko con la Fiorentina e i pareggi con Samp e Juve).

LA TATTICA – Mancini ne ha portati 25 in Sicilia. Dentro praticamente tutti, a parte il solito Vidic. C'è anche Ljajic, che però è ancora in dubbio viste le non perfette condizioni fisiche: alla meglio si accomoderà in panchina. Le prove settimanali, al netto del Trofeo Berlusconi, hanno detto che si va verso la conferma del 4-2-3-1. Che poi i numeri restano orientativi, perché in campo si possono apprezzare le varianti logiche del 4-4-2 o del 4-4-1-1 a seconda dei movimenti e dell'evoluzione del match. La sostanza non cambia: due mediani, due esterni larghi e Jovetic a duettare con Icardi. I ballottaggi: Juan Jesus-Telles, Kondogbia-Felipe Melo e Guarin-Biabiany. Insomma, il Mancio terrà presente anche il match di Bologna (martedì prossimo) nelle sue scelte finali.

GLI AVVERSARI – Iachini recupera tutti, a parte i lungodegenti Bolzoni, Morganella e Djurdjevic. Il tecnico rosanero ha ritrovato il sorriso dopo il successo di Bologna firmato Vazquez e anche una certa saldezza di panchina. Il morale è alto e l'intenzione è quella di ripetere magari per 90 minuti la prestazione a metà dell'ultima in casa contro la Roma, quando i rosanero per poco non rimontarono dallo 0-3: primo tempo orribile e ottima ripresa contro i ragazzi di Garcia. 

DOVE COLPIRE – La difesa ritrova Vitiello ed El Kaoutari, ma Iachini dovrebbe confermare i tre che hanno lasciato la serranda abbassata al Dall'Ara contro Destro e compagni. Quindi ancora Struna e Andelkovic ai fianchi di Gonzalez, la vera colonna del pacchetto arretrato. Occhio però, perché ogni tanto il costaricano si concede qualche licenza non richiesta e anche la presenza di Maresca in mezzo al campo, se da un lato assicura maggiori geometrie, dall'altro rischia talvolta di lasciare campo libero agli attacchi rivali. L'Inter dovrà essere attenta nell'interpretazione delle fasi di gioco e cercare di approfittare delle lacune avversarie.

OCCHI PUNTATI SU... – Kondogbia. Non è ancora certo l'impiego del francese in mezzo al campo come titolare. In ogni caso, anche dovesse entrare a gara in corso, gli occhi saranno ancora tutti si di lui. In molti lo criticano, evadendo il concetto fisiologico di adattamento. Non Mancini, che sull'ex Monaco ci punta eccome. Il gol contro il Milan potrebbe avere sbloccato anche a livello psicologico il giovane centrocampista, che studia da interno nella mediana a tre, ma continua a preferire il tipico ruolo di cerniera davanti la difesa assieme a un partner. Geoffrey, proprio come l'Inter, è in crescita.

 

PROBABILI FORMAZIONI:

PALERMO (3-5-2): Sorrentino; Struna, Gonzalez, Andelkovic; Rispoli, Rigoni, Maresca, Hiljemark, Lazaar; Vazquez, Gilardino.
Panchina: Colombi, Alastra, Vitiello, El Kaoutari, Goldaniga, Daprelà, Brugman, Jajalo, Chochev, Trajkovski, Quaison, La Gumina.
Allenatore: Iachini.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Bolzoni, Djurdjevic, Morganella.

INTER (4-4-2): Handanovic; Santon, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Guarin, Medel, Kondogbia, Perisic; Icardi, Jovetic.
Panchina: Carrizo, Ranocchia, Montoya, D'Ambrosio, Telles, Gnoukouri, Felipe Melo, Brozovic, Biabiany, Ljajic, Palacio, Manaj.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Vidic.

ARBITRO: Doveri.


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Domenica 15 dicembre