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Primavera, parla mister Vecchi: "Voglio un'Inter aggressiva. Bonazzoli..."

di Christian Liotta

Dopo il primo risultato positivo stagionale, la vittoria nella Trentino Cup di Mezzano di Primiero, l’allenatore dell’Inter Primavera Stefano Vecchi rilascia un’intervista alla Gazzetta dello Sport di Milano e Lombardia, alla quale spiega quelle che saranno le fondamenta del nuovo corso della squadra nerazzurra. Un’esperienza nuova, per lui, dopo aver guidato solo prime squadre come Tritium, Alto Adige e Carpi: “Quello che mi ha chiesto la società, però, è di mantenere lo stesso approccio di calcio avuto coi grandi. Nel mio percorso ho sempre dovuto coniugare risultati e crescita dei giovani, qui farò lo stesso. Mi piace il calcio fatto di aggressività e dinamismo, di qualità: non voglio che le mie squadre aspettino ma che abbiano l’iniziativa”.

Vecchi ricorda anche il suo passato nelle giovanili dell’Inter da calciatore: “Sono stato qui dal 1986 al 1990, con allenatori Mereghetti, Tagnin e Marini col quale abbiamo vinto uno Scudetto Primavera. Era la squadra di Mondini, Scapolo, Gallo; io giocavo in mediana e difendevo a uomo, altri tempi”. Il suo dirimpettaio sulla panchina del Milan sarà Cristian Brocchi, “che ho incrociato quando giocava a Lumezzane, in Serie C: sarà una bella sfida”.

Vecchi chiude analizzando il suo gruppo, che giudica positivamente: “Collaboreremo molto con la squadra Berretti: inizialmente, tranne alcune eccezioni, i ’97 giocheranno lì, poi ci saranno alcuni interscambi”. E a proposito di classe ’97, inevitabile non pensare al gioiellino Federico Bonazzoli, visto in azione con la prima squadra durante il ritiro di Pinzolo: “Se sarà con noi? Sì, poi a seconda delle necessità verrà aggregato alla prima squadra. L’Inter giocherà l’Europa League, quindi è possibile che ci siano prestiti: noi lavoriamo in funzione loro”. 


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