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Pronti ad accogliere Cassano dal 2010. Ma non va trascurato un dettaglio

di Fabio Costantino

Le dichiarazioni di Marotta e dell’agente Bozzo confermano la permanenza di Cassano alla Sampdoria per un’altra stagione, nonostante nell’ambiente del calciomercato c’è chi sostiene che il talento di Bari vecchia stia già cercando casa a Milano. L’arrivo di Diego a Torino ha in pratica interrotto un pour parler con la Juventus che durava da mesi, e per Cassano l’unica pista rimasta viva è quella che porta all’Inter, l’altra società che lo sta seguendo con un concreto interesse. Molto probabile che, ad ogni modo, il giocatore non si muoverà da Genova prima dell’estate 2010, solo allora i nerazzurri potranno sferrare l’assalto decisivo, con il benestare della Sampdoria. Una situazione di stand by che fa comodo un po’ a tutti. A Cassano, che rimarrà in una città dove si trova benissimo in attesa di tornare ai grandi palcoscenici. All’Inter, che in questo momento non cerca un attaccante con le caratteristiche di Cassano, dal momento che ha bisogno di un giocatore che la butti dentro (Milito).

I presupposti per un matrimonio tra un anno ci sono tutti, dunque. Ma c’è anche un dettaglio che in corso Vittorio Emanuele non andrebbe trascurato. Nel 2010 infatti sbarcherà a Milano un giocatore che tecnicamente forse non vale ancora il barese, ma sul quale l’Inter punta tantissimo e a ragione: Philippe Coutinho, 17enne fenomeno del calcio brasiliano, un trequartista con spiccate doti offensive e con grande propensione all’assist vincente. Avrebbe dunque senso portare a Milano un giocatore di talento come Cassano, che in pratica toglierebbe spazio e visibilità a Coutinho? Non sarebbe meglio, strategicamente, ripetere l’esperimento del Milan che, una volta maggiorenne, ha lanciato subito Pato in prima squadra e oggi si gode un giovanissimo fenomeno? Chiaro, nessuno direbbe no all’abbondanza di classe, soprattutto in una squadra che mira a vincere tutto. Ma certi equilibri vanno considerati (il caso Santon-Maxwell lo insegna): se il giovanissimo brasiliano confermasse il proprio valore anche nel nostro campionato, chi lo andrebbe a dire a Cassano (e a Balotelli) che si dovranno accomodare in panchina? Conoscendo entrambi, non la prenderebbero bene, sapendo già di doversi giocare il posto tra loro. La concorrenza fa sempre bene, ma Mourinho non è tipo che ama l’abbondanza quantitativa…
 


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