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Puntati. E non solo dalla Curva. Il Meazza applaude e 'salva' Ausilio

di Fabrizio Romano

Mirino puntato, fuoco. La dirigenza dell'Inter è entrata nel tornado della Curva Nord, ormai decisa nella sua presa di posizione contro alcune figure societarie poco gradite per motivazioni diverse. In Inter-Roma era toccato a Marco Fassone, il direttore generale immortalato con una maglia provocatoria ai tempi della Juventus in cui si prendeva in giro l'Inter. La Curva ha richiamato al "senso di appartenenza", in quell'occasione. Puntualizzando che iniziava il "tempo dei bilanci". E il secondo accusato di questo momento giudizi è stato Marco Branca, direttore dell'area tecnica. "Ma una botta di 'sto progetto almeno ce l'avete? E in tutto questo, il signor Branca è esente da colpe?", si è letto ieri a San Siro.

Lo striscione si srotola e la Curva canta per l'Inter, nessun coro polemico. Un segnale: noi ci siamo sempre. Ma quando Marco Branca è identificato da tutti come vero nemico nello striscione in questione, arriva l'applauso deciso e potente di tutto lo stadio alla Curva Nord per aver polemizzato in materia. Insomma, in dirigenza le scrivanie tremano e Massimo Moratti dovrà fare le sue riflessioni. Ma intanto Branca e Fassone si sentono ancora al sicuro. La contestazione è pungente e palese, questa volta la Nord ha deciso di farsi sentire senza mezzi termini. Per ora, si salva quel Piero Ausilio che sta facendo bene in dirigenza e con i giovani non ha mai sbagliato. Insomma, contro Ausilio il dito non si può puntare. Ma il presidente Moratti va per la sua strada, convinto e voglioso di decidere quando si arriverà al traguardo. Tenendo conto del cuore pulsante del tifo nerazzurro che ha individuato i suoi colpevoli, con il consenso di tutto San Siro. Chi pagherà? Lo scopriremo più avanti, tra una contestazione e l'altra...


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