Questione di numeri 10: da Coutinho a Sneijder, il pensiero di Mourinho
Questione di numeri dieci. Durante la scorsa estate Josè Mourinho ha chiesto con insistenza alla società un giocatore di qualità che potesse agire dietro le punte. Dopo un lunghissimo tira e molla e una serie infinita di candidati, alla fine è arrivato Wesley Sneijder, che il portoghese aveva messo in cima alla lista dei papabili numeri dieci della sua Inter. Dall'anno prossimo, però, Mourinho 'riceverà' in dono un altro trequartista, ancora tutto da scoprire: Philippe Coutinho. Insomma, dal nulla a due talenti, che il tecnico dovrà gestire nel modo migliore, consapevole del valore di entrambi. Durante l'intervista rilasciata a Inter Channel, rispondendo alle domande via chat dei tifosi, si è parlato sia del giovanissimo brasiliano, non ancora maggiorenne, sia dell'olandese ex Real Madrid. Si parte proprio da Coutinho: "È stato qui lo scorso anno ed era ancora un bambino, con delle qualità fantastiche da tipico giocatore brasiliano e da tipico numero 10: un calciatore con originalità e magia nel suoi gioco che però è ancora un bambino. Noi sappiamo come è l'evoluzione di questo tipo di giocatori giovani perché a 15 anni sono dei bambini, mentre qualcuno a 16 anni ha già un fisico e una mentalità completamente diversa. Bisogna controllare l'evoluzione del ragazzo, farlo arrivare qui il più presto possibile perché credo che l'adattamento al calcio europeo sia molto importante, così come è accaduto a Pato. Però, ripeto, è un ragazzo con tantissimo talento".
Nulla da scoprire invece sul conto di Sneijder, sul quale Mourinho si è espresso più volte in toni lusinghieri e anche nella fattispecie mantiene la stessa linea, spiegando perché a suo tempo indicò una preferenza per l'olandese quando l'Inter era ancora in lizza per Diego, poi approdato alla Juventus: "Sneijder è un giocatore con una multifunzionalità tattica che gli permette di giocare in più ruoli e sistemi, giocare anche come uno dei tre attaccanti o con due giocatori a centrocampo, ma non ci è mai posto il problema della scelta. Sono entrambi due giocatori molto bravi, ma Sneijder è sempre stata la nostra prima opzione".