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Ranieri: "A sinistra in classifica, non ero abituato. Faraoni e Poli..."

di Riccardo Gatto

Intervenuto ai microfoni di Sky, Claudio Ranieri commenta la vittoria contro la Fiorentina. "Serata della svolta? No, l'abbiamo detta troppe volte questa parola. Ottima prova di carattere e orgoglio, questa squadra si sa rialzare e ringrazio i tifosi perché ci hanno permesso di giocare bene. La Fiorentina ha fatto il primo tiro in porta al 70'. Sono contento. Maicon? E' uno della vecchia guardia, quella fascia la fa mille volte, gli avevo chiesto di non spingere troppo perché deve ritrovare la condizione ma tutti hanno fatto un'ottima partita. Faraoni? Non so se è più titolare degli altri, sta bene, gioca bene, si integra bene con tutti, allunga la squadra, raddoppia, ricopre, sta facendo veramente bene e sono soddisfatto. Il gol di Pazzini è stato importante, m'è dispiaciuto dover sostituire Milito ma si era fatto male. I miei attaccanti hanno bisogno di fare gol, è come il pane quotidiano. Son felice sia per il Pazzo che si è sbloccato, era importante per lui segnare dopo diversi mesi, ne aveva bisogno come l'aria che respira, ma son felice anche perché la difesa non ha subito gol. Poli? E' un centrocampista centrale di quantità e qualità, è pronto per il debutto ma ho scelto Muntari perché avevo bisogno di un mancino che aiutasse la squadra. Ho visto la squadra che mi piace, mi son mancati gli uomini ma io non mi arrendo così come la squadra, che vuole dimostrare che è ancora viva. La squadra combatte, avete visto Thiago, Lucio, Milito. Loro sono un segnale importante, e i tifosi l'hanno capito. Pensiamo al Genoa, andiamo piano piano e lottiamo su ogni singola partita come stiamo facendo".  Chiosa sul Clasico. "Tifo per il bel calcio".  

A Premium Calcio Ranieri ha invece debuttato con una battuta sulla classifica: "L'Inter è a sinistra, non ero più abituato...". Poi ringrazia la squadra "per aver dimostrato voglia di lottare e spirito di sacrificio. Questa è la strada, è molto accidentata, ma quando cadiamo abbiamo giocatori che hanno voglia di rialzarsi. Cou e Faraoni stanno facendo molto bene, Thiago Motta e Cambiasso danno sicurezza, Pazzini è tornato al gol. Insomma, stanno quadrando i conti". Tornando sui giovani aggiunge: "Ci stanno aiutando tutti". L'Inter si è ritrovata? "Sì, però non parlerei di svolta: abbiamo fatto risultato, ora pensiamo al Genoa, gara da affrontare con questa determinazione". Oriali sottolinea la crescita di Faraoni: "Anche a me piace molto per come si sta esprimendo". Tornando al discorso dell'Inter del 2010: "Quella era un'Inter cu girava tutto bene; era su un'autostrada, adesso siamo su una strada di campagna con buche e pozzanghere. Ma è bello vedere questi ragazzi mostrare un orgoglio spaventoso, alla fine diremo la nostra, ne sono convinto. Non vogliamo mollare mai, è un buon segno anche per i tifosi".  Ora, però, serve ancora l'uomo capace di inventare per le punte: "Io credo che manchi il gioco corale, col trequartista devi giocare in un altro modo. Noi abbiamo Sneijder che sta recuperando, e finché non è al 100% non lo metto dentro. Non so quando rientrerà, è smanioso e ha voglia ma non voglio rischiare perché rischiando gli ho fatto fare male. Ora dovrò usare cautela con Maicon, sono cose da valutare". Sarà col Genoa la gara della svolta? "Se ve lo dirò, sarà la seconda del nuovo anno. Quindi preferisco non dirlo, è meglio. Giochiamoci la seconda del nuovo anno mi ricorderete per queste parole". Dedica finale al presidente Moratti: "Lui ci fa sempre sentire il suo sostegno, stasera non c'era e gli dedichiamo la vittoria". 


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