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Ranieri: "Forlan ok, Sneijder in mezzo. Tavolo? Già dato scandalo!"

di Alessandro Cavasinni

Claudio Ranieri parla alla vigilia di Cesena-Inter, match che potrebbe davvero rilanciare in classifica la squadra nerazzurra dopo un avvio ad handicap. Il tecnico romano, rispetto al match vittorioso di Genova, recupera Maicon, Coutinho e Stankovic, e potrà contare anche su Forlan, che ha fornito ottime indicazioni dai minuti finali giocati al Ferraris. Ancora assenti Sneijder, Chivu, Jonathan e Viviano.

Il Cesena si sta riprendendo grazie all'avvento di Arrigoni. "Hanno qualità, correranno tanto, ci daranno del filo da torcere. Hanno vinto a Palermo e sono gasati, determinati. Non sarà facile per noi, ma nemmeno per loro".

Un peccato la sosta proprio ora? "Pensiamo al Cesena. Le soste ci sono e potremo recuperare anche psicologicamente. Rispetto la squadra che affronteremo, hanno giocatori in gamba come Mutu, che ho allenato al Chelsea. Noi dobbiamo continuare a giocare come sappiamo e ad essere quelli delle ultime partite. Forlan? Non so se giocherà dal 1'. Sta bruciando le tappe, ma non forziamo".

Un bilancio in classifica? "Vediamo, aspettiamo la fine del girone d'andata. Poi faremo bilanci".

Con il 4-4-2 c'è maggiore ordine? "Col 4-4-2 copri meglio le zone del campo. Abbiamo messo anche gente nuova, che corre. Stiamo salendo di convincimento. Il connubio giovani-esperienza l'ho sempre detto che sarebbe andato bene. Sneijder esterno? No, lui è il fulcro del gioco offensivo e va lasciato in posizione centrale. Con lui in campo, può darsi che cambierò modulo".

Il calendario è così facile? "Io non mi fido mai di nessuno. Ci sono sempre incognite e difficoltà. Noi dovremo essere bravi a capire dove potremo colpire. Non sappiamo cosa ci aspetta domani, ma dobbiamo essere preparati al massimo, come a Genova. Il Cesena attraversa un ottimo periodo di forma, vincendo tanto nelle ultime di campionato, a parte con la Juventus. Sta a noi trovare la chiave giusta".

Sul Tavolo della pace. "Non mi interessa nulla. Meno se ne parla, meglio è. Già abbiamo dato scandalo a tutto il mondo: stiamocene zitti!".

Alvarez può giocare sulla fascia nel 4-4-2? "E' lì che lo sto inserendo. Cerco di farlo rendere per le sue qualità proprio perché ha una facilità di mettere la palla giusta, di colpire. Va bene anche negli allenamenti: evidentemente, le 'martellate' che gli dò cominciano a fare effetto. Lui lì può giocare, Sneijder no".

Troppe squadre in Serie A? "Credo di sì, sono d'accordo. Si gioca sempre, non abbiamo un attimo di sosta. Adesso ci sarà anche la Coppa Italia. Con meno squadre si lavorerebbe meglio e tutto il sistema se ne gioverebbe. All'estero si gioca tanto uguale? Noi abbiamo questo torneo e adesso abbiamo stravolto la nostra cultura, per la gioia di tifosi e mass-media. Noi abbiamo questo campionato proprio per le caratteristiche di popolo. Le italiane, però, non vogliono essere mai incontrate da nessuno in Europa: sono stato all'estero e lo so. Non dobbiamo essere sempre troppo esterofili".

Deluso dagli attaccanti? Si aspetta da loro qualcosa di più? "Sì, non segnano tanto, però vedo che lavorano tantissimo. E' vero: Milito, per ciò che crea e creiamo, non sta trovando il gol, ma è anche vero che siamo la seconda squadra a mandare in gol il maggior numero di giocatori. Certo, sono contento, ma se riuscissero a fare gol sarebbero contenti anche loro. Gli attaccanti si sentono realizzati quando fanno gol. Però, ripeto: sono contento del lavoro e mi auguro che possano darci i gol che sanno fare".

Forlan può giocare largo nel 4-4-2? "Dipende da come si imposta un 4-4-2. Diego va lasciato libero. E' una prima o una seconda punta. Lo apprezzo e lo conosco da tanti anni, però penso che il tecnico debba comporre una squadra con equilibrio e tanti giocatori di qualità. Ammiriamo il Barça per quello che fa con la palla ai piedi, ma io lo ammiro quando non ha la palla, quando tutti lavorano per recuperarla. Problema per lui a giocare sul sintetico? Non solo per lui, abbiamo tanti giocatori che hanno piccoli traumi. Il campo sintetico non è così abituale: ha altre vibrazioni, per cui ne possiamo risentire. In futuro, per via dell'adattamento, non ci saranno più, ma oggi Forlan, Samuel e Maicon, ad esempio, possono risentirne".

Domani non ci sarà più la coccarda di Campioni del mondo: che Inter sarà in futuro? "Un'Inter che cercherà ancora e sempre di vincere. Ha vinto tanto in questi anni, ma vorrà continuare a vincere. Il presidente Moratti è innamoratissimo e non mollerà".

4 vittorie nelle ultime 5: quanto guasterebbe la rimonta una mancata vittoria a Cesena? "Ero convinto che sarebbe stata importante una vittoria con l'Udinese, che ci avrebbe dato una spinta in più, e invece mi ero sbagliato di tanto. Dopo quel ko, abbiamo detto: pensiamo a lavorare, a fare bene. L'Inter mi fa ben sperare perché non molla mai, siamo determinati a riportare la squadra in alto".

Senza Sneijder c'è difficoltà a inizio azione? "Non sono d'accordo. Passare dal possesso di palla al lancio lungo per non essere ripetitivi. Lo facciamo apposta, anche in virtù dell'avversario di turno. Sono cose che i ragazzi sanno e che studiamo di volta in volta".


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Domenica 15 dicembre