Ranieri: "I ragazzi hanno fame, bene Chivu. Non invidio Mou, gli dico..."
Presente nello studio de La Domenica Sportiva, Claudio Ranieri, tecnico dell'Inter, ha rilasciato diverse dichiarazioni che FcInterNews.it raccoglie. Si parte come giusto che sia dal dramma di Marco Simoncelli, scomparso drammaticamente a 24 anni: "L'ho conosciuto una quindicina di mesi fa durante una partita di beneficenza, eravamo insieme in panchina e non stava mai zitto. Quando stamani ho saputo sono rimasto senza parole, esterrefatto. Lui era un ragazzo sempre con il sorriso sulle labbra, un vero romagnolo, che non stava mai zitto e aveva una simpatia incredibile. E' stato veramente un dramma".
Quindi, si parla di classifica e di rimonta nerazzurra: "L'Inter è sì ancora indietro, ma siamo campioni del Mondo per club in carica. Bisogna lavorare tanto e fare punti, vincere è sempre difficile ma bisogna riprendere la marcia giusta, sono sicuro che alla fine l'Inter sarà lassù. In gruppo ci sono veri campioni, bisogna essere sereni e avere fiducia. Insomma, non è possibile che l'Inter sia in quelle posizione di classifica. Lavorare con campioni che hanno vinto tanto è stimolante, perché questi ragazzi quando si sentono dire che loro sono vecchi e finiti non ci stanno, non vogliono sentirsi dire che siamo una squadra morta, e dobbiamo dimostrarlo sul campo".
La discussione si sposta sul suo predecessore, Gian Piero Gasperini: "Gasperini è un grande tecnico. Una stagione storta può capitare". A questo punto, Gene Gnocchi chiede a Ranieri se Mourinho gli abbia realmente fatto gli auguri per il recente compleanno. Il mister non risponde e sorride. "Non ci crederò mai", afferma Gnocchi tra le risate generali anche di Ranieri.
Applausi da Ranieri per la Lazio vincente oggi a Bologna: "Sono un'ottima compagine, ho visto una gran Lazio questa sera nel primo tempo al quale ho potuto assistere. Hanno tanta personalità". A proposito dei biancocelesti, impossibile non parlare di Mauro Zarate: "Il ragazzo ha delle qualità, sa saltare l'uomo e offrire assist, poi gli amici argentini della colonia nerazzurra lo hanno preso per mano. Mauro è molto giovane ma si fida di Zanetti, Cambiasso o Milito. E' in ottime mani". Si discute quindi di Milan, che oggi ha rimontato il Lecce per 4-3. A Ranieri successe una cosa simile a Genova con la sua Roma che da 3-0 perse 4-3 e lui fu esonerato: "Per noi fu un autentico crollo. Lo sport è bello per questo, ripensate magari a Istanbul e la finale del 2005 del Milan contro il Liverpool. In queste situazioni bisogna far reagire la squadra".
E sempre quest'oggi, la sua Inter ha finalmente vinto contro il Chievo: "Era importante sfatare il tabù San Siro, avevamo sempre preso gol e mai segnato in casa. Io ho un gruppo di campioni che hanno ancora voglia, fame di vittorie. Questo è molto importante per me, per la società e per i tifosi. Milito invece di Pazzini o Zarate? Non è vero che non hanno convinto questi ultimi due. Sono tutti fior di giocatori, questi tre e anche Forlan e Castaignos, bisogna far giocare un po' tutti anche perché non siamo al 100%". Ma quando Moratti ha chiamato Ranieri, il tecnico ci ha riflettuto o ha accettato subito? "Non ci ho pensato. Evidentemente, io ho questo karma di andare ad allenare in situazioni un po' particolari, ero convinto che questo gruppo potesse tornare in alto a vincere. Vedremo se avrò ragione o meno".
Una battuta in particolare su Wesley Sneijder: "L'ho detto e lo confermo, è un giocatore importante proprio per la squadra. Dovevate vederlo negli allenamenti, tutti appena è rientrato gli davano subito il pallone. I compagni quando c'è lui si sentivano più sicuri". Quando questa Inter potrà essere nuovamente al 100%? "E' difficile, è molto difficile. Non si può lavorare sempre perché giochiamo ogni tre giorni, ma sono molto soddisfatto di quel che fanno i ragazzi negli allenamenti e poi nelle partite. Quando sarà il nostro momento d'oro non lo so, ma vincendo guadagni fiducia". Sulla tattica di questa Inter: "La squadra quando è compatta nelle tre linee si esprime al meglio. A Catania eravamo spezzati, abbiamo preso quei due gol, ci abbiamo lavorato e ora stiamo cercando di migliorarci".
Si discute anche di Cristian Chivu, oggi ottimo da centrale: "Sta guidando molto bene la difesa insieme a Lucio, non è mica detto che io debba spostarlo, anzi ora avrò il tempo di far recuperare con calma Ranocchia e Samuel". E l'esuberante Lucio? "Gli diciamo tutti di liberarsi del pallone. Lucio è un generoso, dev'essere soltanto un po' più disciplinato, anche oggi è stato bravissimo in ogni circostanza finché non ha voluto portare palla una volta, quel meccanismo crea altri movimenti da parte di Cambiasso e quindi è meglio evitarlo".
Quindi, si torna a discutere di José Mourinho: "Non sono assolutamente geloso di lui, anzi dovrebbe rimanere ancor più il segno di chi come Herrera e Mourinho ha vinto più di tutti, e soprattutto la Champions League. Diamo a Cesare quel che è di Cesare". Ma José lo prendeva in giro dicendo che Ranieri sa dire solo good morning... "Ora ho imparato a dire anche good afternoon", replica Ranieri sorridendo. Una battuta anche su Samuel Eto'o: tornerà? "Dove? A Milano ci torna spesso!", dice Claudio. C'è tempo anche per un plauso all'Udinese: "Meritano quello che hanno. Sarebbero da scudetto, perché no? A Udine c'è solo un giornale per cui non hanno alcuno stress, l'ambiente è ideale, stanno facendo un'ottima stagione. Questo campionato è particolare e può venir fuori una sorpresa".
La difesa friulana ha subìto solo una rete, l'Inter tredici: "In Italia non prendere gol conta tantissimo. Tra l'altro Di Natale sta anche segnando tantissimo". Intanto, la sua ex squadra, la Roma, cresce con Luis Enrique: "Credo che questo progetto possa dare i suoi frutti, la squadra ha fiducia e crede in ciò che fa, si nota chiaramente che i giocatori seguono Luis Enrique. Lamela? E' stato molto intelligente Luis Enrique, lo ha fatto ambientare quando non era al top, poi con questo gol ha fatto qualcosa di eccezionale, Per parlare di nuovo Totti mi sembra presto, sia come spessore tecnico che psicologico, perché Totti sa gestire benissimo la pressione che si porta sulle spalle". Quanto è guarita l'Inter di Ranieri? "Stiamo guarendo". Alla prossima, l'Atalanta di Maxi Moralez: "Ottimo giocatore, ottima compagine".