Ranieri: "Mi vorranno fuori, ma mi sento al sicuro. Su Moratti e Wes..."
Fonte: dagli inviati al Velodrome di Marsiglia, Fabrizio Romano e Guglielmo Cannavale
In conferenza stampa da Marsiglia, Claudio Ranieri, tecnico dell'Inter, ha parlato in conferenza stampa direttamente dal Velodrome dove FcInterNews.it è presente per raccontarvi tutto dalla Francia. Ecco quanto gli inviati sul posto raccolgono delle parole di Ranieri in diretta, rivivi il LIVE e la nostra domanda!
Partiamo dal momento negativo. Perché la sua Inter non gira, mister?
"Stiamo vivendo un periodo negativo in una stagione particolare. Sicuramente ora faremo bene".
Cosa pensa del Marsiglia e di Deschamps?
"Mi fa molto piacere ritrovare Didier, lo stimo molto. Ho sentito le sue parole quando dice che l'Inter è favorita, credo sia giusto dire così perché l'Inter è una big che due anni fa ha vinto tutto. Noi ora però viviamo un momento difficile mentre il Marsiglia è in grande spolvero. Speriamo di far bene".
In Italia si dice che se domani le cose non andranno bene si arriverà un esonero. Cosa ne pensa?
"Non penso a quello che succede giovedì, penso ad altre cose per il bene dell'Inter. Non chiederò mai ai miei ragazzi di giocare per me ma dovranno farlo per l'Inter. Comunque non mi sento a rischio anche se ho buoni sponsor (ride, ndr)".
La telefonata di Moratti le ha dato serenità?
"Sono sempre sereno e con il presidente ho sempre un ottimo rapporto".
Alla domanda posta da FcInterNews.it: domani è il momento giusto per reagire dopo Bologna, si aspetta la grinta della squadra?
"Per forza. Si riparte in Champions, due partite secche, mi aspetto tanto. Sarà una gara bella, vincente, difficile proprio perché noi viviamo un momento negativo mentre loro molto positivo. Queste sfide mi piacciono".
A chi si riferisce sugli sponsor? E su Sneijder?
"Su Wesley, decifrate le mie parole e vedrete se ci sarà o meno. Gli sponsor? Evidentemente ho qualcuno che mi vuole fuori, ma mi riferisco ai vostri 'si dice...' e non ad altri. Io vado avanti".
Ranieri, oggi sembra un po' nervoso.
"Non fa parte del mio carattere esserlo, mi sento voglioso di far bene. Similitudini con Mosca e Lille? Non ce le vedo, ora siamo agli ottavi e dobbiamo pensare a fare una buona partita da interpretare bene".
Cosa le fa pensare che vedremo un'Inter diversa rispetto a quella col Bologna?
"Credo che il campionato rimarrà così, con alti e bassi perché questa è la storia del campionato. Questa squadra ha voglia di far bene, mi aspetto una squadra viva, bella, determinata e che mostri cosa sa fare".
Sneijder può partire dalla panchina? Forlan potrà prendere eventualmente il suo posto?
"Ho portato 22 giocatori, farò le mie scelte con serenità, stanno tutti bene. Aspettate domani e vedrete. Forlan può fare tutti i ruoli del fronte d'attacco, ha facilità di interpretare la partita e elasticità mentale e tattica".
Il problema dell'Inter è psicologico se dovrà continuare a fare alti e bassi?
"E' nello stato delle cose. Dopo che si fa tantissimo bene si ha un momento difficile, questo capita a diverse squadre d'Europa, anche in Italia capita perché il campionato è ancora aperto. Se Milan e Juve lottano molto bene per la vetta, le altre sono tutte pretendenti alla pari per posti importanti".
E' vero secondo lei che il ciclo è finito?
"Per me questa squadra non è vecchia, non è malata. Ma ci sono momenti in cui bisogna recuperare le energie nervose, mi auguro non accada in Champions perché si sente di più l'importanza della gara e in partite simili i campioni escono fuori".
Lei non passa gli ottavi di Champions dal 2003-2004: è un tabù da sfatare o no ci pensa?
"Nessun tabù, io penso solo a far bene e a far vincere la mia squadra. Le statistiche le vedrò quando avrò smesso di allenare".
Speravi di poter fare più in fretta a poter trovare il modulo migliore?
"Speravo in altri risultati alle ultime partite. Dovevo inserire elementi importanti, mi auguravo con l'euforia di poter aver più facilità, invece non è accaduto perché al primo tiro in porta ci segnano sempre".