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Ranieri: "Non siamo al meglio ma non si è visto alcuno strapotere"

di Domenico Fabbricini

Claudio Ranieri a fine gara a Sky analizza la sconfitta ammettendo che "sono soddisfatto della prestazione, abbiamo incontrato la squadra più in forma del campionato. Loro sonos tati cinici colpendo nelle occasioni che hanno avuto, ho dovuto riequilibrare le forze e in campo e a un certo punto non avevamo più le energie per recuperare. Questa è la sintesi dell''intera partita. Lo avevo detto ieri, non dobbiamo guardare la classifica, ci sono 84 punti ancora in palio e lo ribadisco, il Milan ha vinto il campionato a 82, ora non guarderemo ancora la classifica ma torno a casa con un sapore dolce amaro in bocca. Abbiamo giocato e retto l'urto della Juve, amaro perché abbiamo perso.

Dovrò ora fare i conti con le condizioni fisiche, anche Maicon già nel primo tempo aveva problemi, Cambiasso si è fatto male al ginocchio con uno scontro con Del Piero. Vediamo ma la squadra ha lottato e ha giocato, perdere ci sta ma la squadra si è espressa bene per cui non sono preoccupato. Piuttosto vediamo chi sta bene e chi meno per affrontare il Lille. Juve da scudetto? Sì ma io non demordo, una squadra come l'Inter che non sta benissimo ha giocato alla pari per cui questo è un buon segnale. Non si è visto nessun strapotere.

Castaignos? Un po' timido, volevo attaccare Lichtsteiner e coprire meglio sulla sinistra, volevamo aspettarli e colpire tutti insieme, pressando Pirlo gli avremmo tolto un punto di riferimento ma non sempre ci siamo riusciti ecco perché con Luc pensavo di coprire meglio la fascia sinistra e ripartire. Non ci siamo riusciti ed è stato un peccato, ma devo fare anche i conti con lo stato fisico della squadra. Zarate stava bene è stata solo una scelta tecnica, ho provato come dicevo ad attaccare da un lato diverso ma non è andata come pensavo. Coperta corta? E' vero, equilibrando la squadra abbiamo attaccato meno ma ci sono parecchi acciaccati, dovevo per forza intervenire e aiutare la squadra, sapevo che piano piano ci saremmo spenti perché non stiamo come la Juve e riequilibrando pensado di pareggiare ma non ci siamo riusciti.

Sicuramente manca qualche automatismo, manca qualcosa vedi Obi che ha spinto benissimo ma in fase di ripiegamento gli manca qualcosa, non è uno Stankovic che sa fare le due fasi, per cui stavamo soffrendo troppo da quella fascia. Milito non sta benissimo, devo farlo giocare poco sperando che ritorni il Milito che conosciamo. ha giocato l'ultima partita e oggi doveva recuperare. Castaignos in allenamento corre, pressa, fa gol ma in partita è sempre timido. Invece Alvarez l'ho visto meglio, una buona notizia da parte sua, almeno questo. I ragazzi hanno comunque tutti determinazione e cuore e su questo ci baseremo.

Il rigore? Dalla panchina si poteva fischiare...".

A Premium Calcio Ranieri aggiunge: "I cambi? Stavamo pagando troppo sulla fascia sinistra, con Obi e Nagatomo che andavano in difficoltà anche perché troppo giovani, per cui ho messo Castaignos. Sapevo che a lungo andare saremmo scesi fisicamente e ho dovuto pareggiare i conti sul campo, anche se questo è costato la perdita della verve di Zarate. Moratti? E’ dispiaciuto”. Ranieri conferma che questa non è l’ultima spiaggia: “Abbiamo perso così come potevamo vincere. Non siamo al 100%, abbiamo solo da crescere e questo è importante”.

A Gabriele Oriali che gli crede se ancora ci crede nel recupero, Ranieri risponde: “Io credo in questi giocatori, credo che possiamo rimontare. Certo, dovremo vedere a Natale dove saremo, ora dobbiamo vedere che stiamo crescendo, mi auguro che stasera non abbiamo perso alcun giocatore. Dobbiamo recuperare giocatori, giocando ogni tre giorni è difficile. Noi dobbiamo metterci sempre spirito di sacrificio, nel primo tempo, ripeto, la squadra mi è piaciuta. In questo momento abbiamo la coperta corta, ma l’orgoglio dei ragazzi mi fa ben sperare”. Alla fine Ranieri chiamerà Mou? “Alla fine io l’ho sentito tre secondi, mi ha detto In Bocca al Lupo, non ho avuto questo gran colloquio”, la sua battuta conclusiva. Con un aneddoto: “Quando andai ad allenare il Cagliari, si ricordavano lo scudetto del 1970…”.


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