Ranieri, per Milito Operazione no-problem: il Principe conta tanto
"Tranquilli, vedrete Milito in campo contro l'Atalanta". Un dribbling secco, col quale Claudio Ranieri smorza tutte le possibili polemiche legate al mancato impiego di Diego Milito ieri contro il Chievo. Un Milito che, si è detto, è uscito dal campo anche piuttosto rabbuiato, per aver effettuato invano il riscaldamento per poi essere scavalcato dal giovane olandese Luc Castaignos, che ha la colpa di essersi divorato la rete del 2-0 che avrebbe chiuso i conti e che invece è finito tra le braccia di Sorrentino. Tutto questo per il disappunto del Principe. Disappunto per il quale però il tecnico nerazzurro è stato abile a smettere i panni del farmacista per indossare quelli del pompiere, garantendo che l'argentino sarà regolarmente in campo nel match contro la squadra di Colantuono, magari per dare fiato a Pazzini, ieri un po' opaco.
Va subito chiarito un punto: non c'è nulla di male nella scelta di Ranieri di inserire la giovane punta franco-olandese, per una serie di motivi. In primo luogo, per una questione di coerenza: si fa tanto parlare del mancato impiego dei giovani, quindi non si può di certo recriminare se in campo, al posto di Milito, il tecnico testaccino ha voluto dare una chance a questo ragazzo che, per stessa ammissione dell'allenatore, in allenamento segna sempre a pioggia. Oltretutto, Castaignos, gol divorato a parte, ha dato comunque un contributo importante aiutando la squadra a tenere la palla alta e togliersi un po' di pressione nel momento del maggior forcing della squadra di Di Carlo. In più, c'è da dire che, Forlan e Coutinho a parte, tutti i componenti dell'attacco interista stanno attraversando un buon momento di forma, e se vero che come ha ammesso anche Ranieri sabato ad Appiano chi è in forma deve giocare, la scelta di provare Castaignos in casa dopo che Gasperini lo lanciò dal primo minuto a Novara non ha affatto nulla di strano. E piantare la croce addosso al povero Luc per quell'occasione sarebbe alquanto ingeneroso.
Tornando a Milito, tutti sappiamo quanto il Principe sia importante, e anche quanto delicata sia la gestione delle sue risorse specie dopo l'ultima stagione contrassegnata da una catena incredibile di problemi fisici. Milito è un elemento che può certamente ancora dare tantissimo alla causa interista, anche partendo dalla panchina. Il suo impiego o non impiego rientra nella logica del farmacista, felice metafora introdotta da Ranieri nel post-Champions: con una rosa non più verdissima, diventa fondamentale saper gestire sapientemente il gruppo a disposizione, essere oculati nelle scelte allo scopo di massimizzare il risultato nel miglior modo possibile. Anche Diego rientra senza dubbio in questa logica, quindi è più che mai giusto dire No Problem, Diego: tempo e spazio ce ne sono ancora in abbondanza, già partendo da dopodomani, tocca a te sfruttarli.