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Ranocchia-BVB, Klopp ha dato l'ok: si fa a 12? Zouma o Schar per l'erede

di Alessandro Cavasinni

Ora si fa sul serio. Andrea Ranocchia, nonostante le smentite convinte di inizio gennaio, pare davvero destinato a partire entro il 31. Il centrale umbro è sempre stato convinto di poter sfondare in nerazzurro, ma anche in questa stagione le prestazioni altalenanti ne hanno condizionato il rendimento, fino a perdere la maglia da titolare. Per questo motivo, rispetto al recente passato, anche in lui sarebbe maturata l'idea di cambiare aria.

ECCO IL BVB – Si parlava di Milan, si parlava di Juve, si parlava di Napoli. Abboccamenti, nulla di più. E poi l'Inter non ha affatto intenzione di cedere Ranocchia a una rivale per poi, magari, veder sbocciare il suo talento e mangiarsi le mani. Ed ecco che in tale contesto si incastona l'interesse concreto del Borussia Dortmund, un club che accontenterebbe sia il giocatore (si tratta di un top-club), sia la società nerazzurra. Jurgen Klopp – come svela la Gazzetta dello Sport – ha già dato l'ok all'operazione. L'Inter chiede 15 milioni, i gialloneri vicecampioni d'Europa ne offrono 7: possibile una chiusura sui 10-12 milioni. Perché da un lato c'è la necessità del BVB di reperire presto un centrale di livello e utilizzabile in Champions (out ancora sia Subotic col ginocchio ko, sia Hummels appena rientrato dopo il lungo stop), dall'altro quella dell'Inter di vendere (ma non svendere) un elemento importante per fare mercato in entrata e per non rischiare di perderlo a zero visto il contratto in scadenza nel 2015.

RINNOVO ED EREDI – ''Il 25enne umbro nel 2015 andrà in scadenza di contratto e a meno di colpi di scena non rinnoverà'', si legge sulla rosea. Che poi parla dei possibili eredi: ''L’uscita di Ranocchia obbligherebbe Branca e Ausilio a prendere un altro difensore. Con Zouma e Schar che piacciono, ma costano. Per contro Ranocchia andrebbe volentieri in un top club come il Borussia. Anche perché non vuole perdere il Mondiale. Rifiutate invece le avances del Galatasaray, visto che non ci sono precise garanzie che Mancini - suo sponsor - resterà a Istanbul anche l’anno prossimo''.


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