Ranocchia, Pazzini e Leonardo: quella voglia di ritrovarsi insieme...
"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi poi ritornano...". Questa è una frase di Antonello Venditti, che chissà non torni utile da rispolverare in questo mercato estivo dove a fare rumore in casa Inter sono soprattutto le cessioni, dolorose e necessarie come disse qualche giorno fa anche il direttore dell'area tecnica Marco Branca, e dalle quali nessuno può sentirsi al sicuro. Nemmeno quei giocatori arrivati qualche tempo fa, che nelle intenzioni del club avrebbero dovuto rappresentare le colonne del futuro, e che invece, complice una contingenza sportiva ed economica non propriamente brillante, si ritroveranno ora non proprio nell'occhio del ciclone, ma nemmeno troppo al sicuro.
E' il caso per esempio di Andrea Ranocchia e Giampaolo Pazzini. Entrambi arrivati nel mercato di gennaio 2011, come principali rinforzi della parentesi alla guida nerazzurra di Leonardo. Giocatori di grandi aspettative, il primo arrivato anche prima del previsto considerato l'infortunio di Walter Samuel, il secondo grazie a una trattativa lampo condotta proprio nelle battute conclusive della sessione invernale. Soprattutto, entrambi in grado di recitare da protagonisti in quella cavalcata incredibile dell'Inter, arenatasi, anche se in maniera dolorosa, solo di fronte al Milan in campionato e allo Schalke 04 in Champions League. Comunque, sia il difensore che l'attaccante hanno saputo complessivamente dare risposte positive, e le certezze in merito al loro futuro nerazzurro sembravano altissime. E invece...
E invece, è arrivata questa stagione maledetta, nella quale sia Andrea che Giampaolo hanno vissuto momenti davvero nerissimi: il Pazzo, macchina da gol, si è clamorosamente inceppato, sbagliando le conclusioni anche più elementari, con un bilancio di 5 reti in stagione che grida vendetta al cospetto degli dei del pallone; Ranocchia, invece, si è reso protagonista di alcuni erroracci anche marchiani, su tutti quello commesso contro il Bologna a San Siro, che ha aperto clamorosamente le porte al secondo gol di Di Vaio. Un anno nero, un anno che ha ribaltato tutto, un anno che ha rimesso in discussione la loro posizione.
Ranocchia e Pazzini, purtroppo, non sono al sicuro. Anche perché da Oltralpe sembra che ci sia tutta l'intenzione di ricostruire quella llaison che tanti frutti aveva dato nella prima metà di gennaio. Sembra infatti che Leonardo, oggi direttore tecnico del Psg, abbia davvero voglia di riavere alla sua corte i due giocatori: con Ranocchia Leo potrebbe assorbire (con le debite proporzioni) la delusione per il mancato arrivo di Thiago Silva; con Pazzini potrebbe avere a disposizione quella bocca da fuoco che con Pastore e Lavezzi potrebbe formare un trio d'attacco micidiale. Voglia di ricomporre un feeling innato, per dare ai giocatori l'occasione per rilanciarsi e anche per rilanciare Leonardo stesso, il cui Psg è ora pressoché forzato a vincere dopo i munifici investimenti che non hanno ancora portato trofei in bacheca. E le casse dell'Inter, comunque, ringrazierebbero...