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Riecco Icardi, il bomber pronto alla consacrazione con Luciano Spalletti

di Redazione FcInterNews.it

Miglior esordio in campionato non poteva esserci, per l'Inter e il suo capitano (nonché faro del reparto offensivo) Mauro Icardi: doppietta personale per l'argentino, già capocannoniere della Serie A e trascinatore della formazione nerazzurra. La squadra di Spalletti contro la Fiorentina vince e convince, portata al successo dalla freddezza sotto porta del bomber interista. Cattivo, tenace e decisivo, riesce a sbloccarsi dopo pochi minuti dal fischio d'inizio e condisce l'esordio stagionale al 'Meazza' lasciando due sigilli sul match. Il resto vien da sé, con una prestazione degna di nota che strappa gli applausi scroscianti del pubblico di San Siro. Ed è soltanto l'inizio.

Molti fattori alludono al fatto che, per la carriera del classe '93, quest'annata potrebbe essere quella della definitiva consacrazione: 24 anni, tantissimo potenziale da esprimere (in parte già messo in mostra) che dovrà, da pietra preziosa da valorizzare per il futuro, tramutarsi in realtà. E per la crescita calcistica dell'attaccante, Luciano Spalletti può dirsi senz'altro l'allenatore più adatto: il gioco del tecnico di Certaldo valorizza, e non poco, l'abilità della punta d'attacco. Perché se a Roma Edin Dzeko l'anno scorso si è laureato capocannoniere, è vero anche che - stando ai dati Whoscored - il bosniaco è stato anche l'attaccante che ha sciupato più palle gol in tutto il campionato. Questo è indice del fatto che, mettendo in pratica la filosofia spallettiana, i palloni in avanti arrivano eccome. È compito del centravanti saperli scaraventare in rete. E Icardi contro la Fiorentina giostra quattro volte la sfera all'interno dell'area di rigore viola: altrettante le conclusioni, che portano a due strepitosi riflessi di Sportiello e alla tanto applaudita doppietta.

A differenza degli altri anni, però, è ancora cambiato poco dal punto di vista della partecipazione al gioco: l'argentino gestisce soltanto l'1% del possesso palla nerazzurro (e su questo c'è da lavorare), così come dovrà aggiustare la mira nell'ambito dei passaggi. La percentuale di precisione si aggira, infatti, intorno al 64%. Migliorabile. D'altro canto il centravanti spicca sul fronte dei contrasti aerei (4 vinti su 5) e risulta anche più versatile dal punto di vista tattico in propensione offensiva: il giocatore non viene ingabbiato dalla retroguardia avversaria, anzi, svaria a destra e sinistra per non dare mai punti di riferimento. Sul killer instict del classe 1993 c'è poco da aggiungere, se non che sia la sua arma migliore per risultare decisivo: chirurgico dal dischetto, letale di testa nonostante sia chiuso a sandwich da due avversari.

L'Inter vive una serata da Inter (come non le accadeva da tempo), Icardi si rende superstar assoluta del successo nerazzurro. L'esordio in campionato è ormai archiviato, con tre punti importanti messi in tasca, ma le premesse di questa Serie A - per la squadra ed il giocatore - sono più che positive.

Andrea Pontone


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