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Rinascita Inter col tocco di Mancini. E ora il Chelsea lo tenta: Thohir su Mou?

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere della Sera

"Il tocco del Mancio sulla seconda Inter della sua vita non era mai stato così evidente fino a sabato". Il Corriere della Sera dà i meriti a Roberto Mancini, elogiando la sua sagacia tattica e anche il suo coraggio. "Come i giocatori, anche gli allenatori hanno le loro serate di grazia e lo skipper nerazzurro ne ha vissuta una proprio contro la Roma: con visione tattica, senso dei propri limiti e, naturalmente, un po’ di fortuna (ma un portiere che para è poi fortuna?), il tecnico ha prima rivoltato la sua creatura e poi ha ottenuto un successo fondamentale per la classifica e per lo spirito". 

TURNOVER CONTRONATURA - Mancini non è mai stato un tecnico amante del turnover, ma stavolta l'ha scelto ed è stato ripagato. "Cambiare l’Inter ha voluto dire per il tecnico cambiare un po’ anche se stesso. Mancini con la Roma ha proposto per esempio sei facce nuove rispetto a Bologna, dove ne aveva proposte sei rispetto a Palermo dove ne aveva proposte quattro rispetto alla Juve. I polemici ci vedranno solo confusione; i sostenitori capacità di gestire la rosa. Comunque sono mosse che hanno funzionato", sottolinea il Corsera.

TENTAZIONE BLUES - Eppure, il futuro dell'allenatore marchigiano potrebbe essere lontano da Milano. Esiste la tentazione del ritorno in Premier League, come svela ancora il quotidiano. "Un allenatore così non può non piacere in giro, e infatti al Chelsea stanno pensando proprio a Mancini per il dopo Mourinho. È di due mesi fa un contatto esplorativo dei Blues e adesso, con José prossimo al capolinea, l’ipotesi di un Mancini a Stamford Bridge torna viva. E, anche se Thohir considera Mancini la pietra fondante del suo progetto, a fine stagione una sua successione a Mourinho a Londra, identica a quella del portoghese a lui a Milano nel 2008, non è fantascienza. Per evitarla l’Inter ha due strade: inventarsi altre notti come sabato per trattenere il suo skipper oppure riprendersi un giorno José, l’unico tecnico che San Siro ama più del Mancio". 


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