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Rinnovo di Ranocchia, è tutto fermo. Ora potrebbe non bastare nemmeno...

di Luca Pessina

Il mercato dell’Inter ha lasciato un nodo importante a Mazzarri: Andrea Ranocchia. Il difensore a gennaio era certo di partire per giocarsi le chance Mondiali in questi sei mesi, dopo essere stato definitivamente, pare, scavalcato nelle gerarchie da Rolando.

I nerazzurri inizialmente hanno pensato di fare cassa con la cessione de difensore umbro, nell’ottica di reinvestire il ricavato sull’obiettivo centrocampista-attaccante.

Dall’Inghilterra sonda arrivati sondaggi, Arsenal e Chelsea su tutte, ma zero offerte. Quindi il Galatasaray, disposto a mettere sul piatto una cifra importante, ma rifiutata dal giocatore. Ranocchia non voleva trasferirsi a titolo definitivo in Turchia, soprattutto senza la garanzia di permanenza di Roberto Mancini

La possibilità più concreta diventa il Borussia Dortmund. Un corteggiamento che dura settimane. I club sono in contatto tramite un intermediario, ma la distanza sulla valutazione è enorme. I nerazzurri chiedono 12, poi 10, magari accetterebbero anche una cifra intorno ai 9 milioni. Ma il club tedesco reputa l’italiano una riserva (e in questo le scelte di Mazzarri non hanno aiutato a valutare il giocatore), potrebbe mettere sul piatto al massimo 5-6 milioni. Mai un passo avanti, fino alla chiusura definitiva, per bocca del diesse Michael Zorc. Eppure il giocatore era convinto, a una settimana dalla chiusura del mercato, di partire per la Germania: virtualmente, le sue valigie erano già pronte. 

La telenovela Ranocchia si chiude con il ritorno di fiamma del Gala, questa volta per un prestito semestrale, senza riscatto (da discutere eventualmente a giugno, a un anno dalla scadenza del contratto con il suo attuale club). L’accordo con l’Inter c’è per il prestito oneroso, ma manca quello economico con il giocatore. Nessuna richiesta eccessiva, come dichiarato dal presidente del club turco (frasi che hanno infastidito, e non poco, giocatore ed entourage), ma uno stop decisivo, imprevisto, nonostante fosse tutto pronto. 

E così Ranocchia si trova di nuovo catapultato nel mondo Inter. A differenza di Guarin non manca mai tra i convocati di Mazzarri, si allena bene, ma la fiducia del tecnico latita. E i rimpianti per il treno Mondiale, che potrebbe sfuggire davvero, non mancano. Da qui a giugno il giocatore, dal canto suo, proverà a far cambiare idea al tecnico. L’Inter spera di fargli rinnovare il contratto in scadenza 2015, ma al momento non filtra grande ottimismo. La proposta non è ancora arrivata al numero 23, ma non tarderà. Lui non rifiuterà per partito preso, ma serviranno un significativo sforzo economico e delle garanzie tecniche. Da parte della società filtra la possibilità di continuare a parlarne giorno per giorno, senza fretta, ma con la volontà di continuare assieme, ma anche l'intenzione di non perdere il giocatore a prezzo di saldo in estate, evitando così pericolose minusvalenze. 

Gli ammiratori di Ranocchia non mancano, più o meno alla luce del sole. Di certo Conte si fa sentire spesso e non vedrebbe l’ora di riabbracciare alla Juventus un suo pupillo ai tempi di Bari. Napoli, Milan e Zenit sono ammiratori da tempo, senza dimenticare le sirene inglesi. Tutti a caccia dell’affare, che l’Inter vorrebbe evitare. Ma il rapporto sembra da ricostruire, la strada per il rinnovo è in salita e la telenovela non è ancora finita...


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