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Ripartire da Udine. Ad Appiano si lavorerà (anche) sulla condizione fisica, Inzaghi sceglierà chi offre garanzie

di Fabio Costantino

Ripartire da Udine. Questo l'input che tutto l'ambiente nerazzurro si è dato dopo l'inattesa e deludente sconfitta nel derby contro il Milan, che ha confermato qualche scricchiolio intravisto a Monza e ben celato dall'ottima prestazione di Manchester contro il City. La classifica oggi è negativa per i campioni d'Italia, ma il -3 dalla vetta è un'ottima notizia considerando il bilancio delle prime tre giornate. In parole semplici, nessuna potenziale candidata allo Scudetto ne ha approfittato per scappare via e instaurare la propria egemonia. Quindi c'è tempo per risalire la china, a partire da sabato quando al Bluenergy Stadium i nerazzurri sfideranno una squadra che sta loro davanti di 2 punti nella graduatoria.

Probabile che Simone Inzaghi, rispetto alla stracittadina, darà spazio ad altri calciatori, considerando innanzitutto l'infortunio muscolare che terrà lontano dai campi Nicolò Barella fino a dopo la sosta. Occasionissima per Davide Frattesi e Piotr Zielinski, che potrebbero sfruttare anche le condizioni non eccelse di Henrikh Mkhitaryan per trovare visibilità. Stesso discorso per Mehdi Taremi, che potrebbe partire titolare al posto di uno tra Lautaro Martinez (ancora fuori forma) e Marcus Thuram (parecchio impiegato finora). Da non escludere un cambio anche dietro, dove Yann Bisseck e Stefan de Vrij sono più freschi di Benjamin Pavard e Francesco Acerbi.

Si torna dunque a parlare di turn over, ma quest'anno sarà una costante per Inzaghi. Non solo per il numero maggiore di opzioni dalla panchina, ma anche per ovviare a quello che è un problema evidente in questa fase della stagione: le condizioni fisiche non eccelse di alcuni elementi chiave. Contro il Milan, al di là della bravura dei rossoneri che hanno affrontato l'impegno tatticamente e agonisticamente meglio, è emersa in diversi nerazzurri una certa stanchezza nelle gambe, che ha impedito alla squadra di girare come al solito e ha annebbiate spesso la mente di chi era in campo. Come ha evidenziato Inzaghi, rispetto alla scorsa stagione la preparazione atletica ha coinvolto i giocatori in modo scaglionato, a causa dei rientri post vacanze dopo gli impegni con le rispettive Nazionali. Di conseguenza non tutti hanno raggiunto un alto livello di condizione fisica e chi aveva toccato il picco ora sta rifiatando. Le gambe non viaggiano all'unisono, in altre parole.

In quest'ottica l'allenatore piacentino dovrà scegliere chi oggi gli offre garanzie di poter rimanere in campo per 90 minuti senza perdere colpi, a prescindere dal nome. Nel mentre, tutti continueranno a lavorare al BPER Training Centre per aumentare il livello delle proprie prestazioni fino a raggiungere un equilibrio di squadra. Il piano c'è, così come la consapevolezza di quello che finora non ha funzionato. Niente drammi, dunque, si va avanti con l'obiettivo di non perdere altro terreno in classifica affidandosi a tutti i calciatori che oggi garantiscono prestazioni all'altezza.


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