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Robert Acquafresca: il gol, lo sfogo...quel dubbio che permane

di Christian Liotta

Elude la marcatura di Santon e con un bel colpo di testa regala al Cagliari il successo sull'Inter, vittoria che giunge a coronamento della strepitosa stagione condotta dai rossoblu, frutto anche delle sue 13 marcature. Robert Acquafresca realizza il suo secondo gol tra andata e ritorno all'Inter, proprio la squadra che ne detiene al momento il cartellino e che lo ha girato in prestito ai rossoblu di Allegri. Questo per il presente, perché il futuro prevede per lui ben altri scenari: Acquafresca, infatti, non rientra più nei piani del club nerazzurro. La punta torinese è destinata a essere ceduta al Genoa, nell'ambito dell'affare che porterà Diego Milito e Thiago Motta in nerazzurro. Non solo: stando alle parole del presidente del Grifone Preziosi, il giocatore sarebbe addirittura solo di passaggio alla corte di Gasperini, in quanto l'intenzione è quella di cederlo in prestito o comproprietà ad un altro club.

Tra una voce e l'altra, l'unica cosa sicura è che il primo a non voler stare a questo "tourbillon" è proprio il diretto interessato, ovvero Acquafresca, che ieri nulla ha fatto per nascondere la propria delusione: in campo, con l'esultanza rabbiosa successiva al gol del 2-1; e nel dopopartita, quando non ha risparmiato pesanti accuse nei confronti proprio dell'Inter, "colpevole" a suo avviso di averlo trattato come un "pacco postale". "Io leggevo sui giornali che sarei rimasto all'Inter; non mi è stato chiesto alcun parere, se il mio procuratore dice che mi hanno "scaricato" evidentemente sa qualcosa più di me". Parole pesanti, che adesso insinuano un dubbio legittimo.

Non è un mistero che José Mourinho abbia una particolare stima per Acquafresca, al punto che fino a qualche giorno fa in tanti davano per sicuro il fatto che Robert avrebbe fatto parte della rosa nerazzurra per il prossimo anno, pronto a giocarsi le sue chances e provare a scalare le gerarchie degli attaccanti. Le sue qualità, indubbiamente, gli avrebbero dato la possibilità di crederci fino a prova contraria. Cosa ha scaturito questo improvviso dietrofront? La risposta la fornisce Mou stesso: l'arrivo di Milito, un giocatore che, secondo lo Special One, "ha una diversa matu­rità e nell’immediato può dare di più a una squadra come l’Inter". D'accordo, però ora la domanda diventa un'altra: è un gioco che vale la candela? O meglio, è una scelta, quella di puntare sulle potenzialità attuali di Milito, piuttosto che sul futuribile Acquafresca, che può pagare anche a lungo termine? 

Le cifre, è ovvio, stanno tutte dalla parte di Milito, che con la doppietta di ieri a Torino adesso addirittura può aspirare al trono di re dei cannonieri di campionato. E un giocatore dalle grandi qualità come il Principe, come ha sottolineato Mou, avrebbero finito con l'oscurare l'astro di Acquafresca. Ma probabilmente, in molti, tra i tifosi nerazzurri, avrebbero preferito che venisse data una possibilità, che oltretutto sarebbe stata meritatissima, all'attaccante torinese. Il tempo sarà l'unico giudice, però è opportuno sottolineare un dettaglio, o meglio, una cicatrice rimasta come segno indelebile di una valutazione errata della dirigenza: Oba Oba Martins...


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