Ronaldo: "Con Cuper è andata così. 5 maggio un dolore. Agnelli e Moggi..."
"Prima il Mondiale o dopo, non ricordo, ho detto che non potevo proseguire con Cuper perché non mi faceva giocare. Ma Moratti è il numero uno per me, lui ha speso tanti soldi di tasca sua ed è normale che si riprenda qualcosa adesso cedendo a Thohir. Spero che l'Inter torni ad essere importante pure in Europa...". Parole e pensieri di Ronaldo, dai microfoni di Tiki Taka su SportMediaset: "L'Inter è grande, forse anche più della Juve. La battuta di Agnelli è stata fuori luogo - prosegue - Mourinho all'Inter è cresciuto tantissimo, abbiamo sempre avuto un bel rapporto e sono felice che abbia fatto la storia nel calcio. Può vincere la Champions anche al Chelsea. E' vicino ai calciatori, li difende. Loro giocano per sé stessi e per lui". E su quel rigore del '98 dice: "Abbiamo fatto la storia con questa partita, perché il mondo ha visto che siamo stati penalizzati in un sistema corrotto e poi si è scoperto tutto. Io non ce l'ho con Iuliano, ce l'ho con l'arbitro". E il 5 maggio? "Ho sofferto tanto... Dopo un rientro spettacolare, dopo un infortunio per il quale nessuno poteva darmi garanzie, potevamo vincere lo scudetto. Dipendeva da noi e non ce l'abbiamo fatta. Loro non avevano motivazioni, magari incentivi da altri club. E' stato brutto perdere così...". Poi si parla della Champions: "E' stato davvero un bel momento. Mi sarebbe piaciuto vincerla con l'Inter, ho mandato subito i complimenti a Moratti e mi ha risposto". Infine, una battuta su Moggi: "Mi ha tolto lo scudetto del 1998... Penso che anche lui si sia un po' pentito di ciò che ha fatto. Il calcio deve essere uno sport pulito".