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Sala: "Inter e Milan preferiscono lo stadio nuovo. Volontà da rispettare, visto che i soldi li mettono loro"

di Christian Liotta

Giuseppe Sala, sindaco di Milano, è stato protagonista nei giorni scorsi di 'Passa dal BSMT', il talk-show in podcast curato da Gianluca Gazzoli. Ovviamente, il primo cittadino si sofferma anche sulla spinosa questione dello stadio: "Si sa che il giudizio può essere più emotivo che razionale, ma il mio ruolo mi impone di non essere emotivo. Nella mia razionalità c'è un punto fermo: è difficile avere due impianti uno accanto all’altro. Per un motivo soprattutto: San Siro lavora su 70-80 giorni all'anno, se noi conservassimo il Meazza da affidare ad un grande ente che gestisce grandi impianti, allora chi lo gestisce, visto che merita anche opere di ristruttuazioni, lo dovrebbe fare funzionare almeno 120 giorni all'anno. Poi però bisogna chiedere ai residenti se gradirebbero due stadi. Io devo fare rispettare le regole e avere principi fondamentali, tra questi il fatto che il quartiere ne deve beneficiare di uno stadio nuovo; con i club stiamo discutendo su come aiutare il quartiere. Sono cosciente che come fai, sbagli, ma me ne prendo la responsabilità. Io avrei preferito rimettere a posto San Siro, ma questo richiederebbe degli importanti adeguamenti strutturali e Milan e Inter hanno già dichiarato di non essere d'accordo. E siccome sono loro che mettono i soldi io devo rispettare la loro volontà". 

Sala ha anche aggiunto: “Mi ispiro alle grandi città europee per avere spunti ed idee. Ad esempio a gennaio ho programmato un incontro a Londra con il sindaco Sadiq Khan per discutere, tra gli altri, del tema della mobilità. Senza arroganza e per questioni di ambizioni, se Milano vuole continuare a crescere deve inevitabilmente guardare alle grandi città internazionali".


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