Samaden: "Mister il punto fermo". Vecchi: "Vi spiego perché sono rimasto qui"
Fonte: Riscone (BZ) - Dall'inviato al centro sportivo 'Raicperting'
Dopo le due conferenze che si sono tenute nella giornata di ieri (protagonisti Caner Erkin prima e Piero Ausilio poi), altre dichiarazioni dal ritiro dell'Inter, questa volta dedicate al settore giovanile. Dalla sala stampa del centro sportivo di Riscone le analisi di Roberto Samaden, il responsabile della cantera, e Stefano Vecchi, tecnico che si appresta a guidare la Primavera per il terzo anno consecutivo. Di seguito le loro parole, riprese dall'inviato di FcInterNews.
Esordisce il direttore: "Temevo di dover presentare un nuovo allenatore in questo periodo, ma per fortuna continueremo con grande soddisfazione con mister Vecchi. Lui è un punto fermo per il nostro progetto giovanile, ha sempre dimostrato le proprie grandissime capacità. Siamo inoltre contenti per il gol di Dimarco in Nazionale contro la Germania, siamo sempre in prima linea a livello giovanile. Voglio ringraziare Gardini e Ausilio che sono sempre al nostro fianco, sono sicuro che daremo altre soddisfazioni al nostro pubblico. L'organigramma dei vari tecnici è stato già annunciato, abbiamo cambiato qualcosina dando fiducia agli allenatori che hanno iniziato e sono cresciuti con l'Inter".
S - Quanto è importante proseguire per il terzo anno di fila con mister Vecchi?
"Lui è l'uomo che finalizza il nostro grande lavoro, abbiamo sempre puntato ad avere grandi tecnici nella nostra cantera. Ovviamente la continuità spesso paga in un settore giovanile, anche se temo che questo sarà l'ultimo anno con noi. Lo ringrazio per essere rimasto".
V - Con quali motivazioni si riparte per cercare quel trofeo (campionato, ndi) che ancora manca?
"Vogliamo fare bene anche quest'anno, indipendentemente dai risultati. In questi anni siamo stati bravi a vincere e a far crescere i nostri giovani. Direi che qualche trofeo è stato conquistato, siamo molto orgogliosi dei complimenti di mister Mancini. Punteremo a vincere il campionato".
V - C'è del rammarico per la partita persa contro la Roma?
"Abbiamo perso quel match, al pari di quello contro il Palermo al 'Viareggio' per qualche minuto di pazzia. Contro i giallorossi per via dei calci di rigori, che sono una lotteria. Ma il nostro ha dimostrato di essere un gruppo molto forte, attraverso la forza, l'impegno massimale e, soprattutto, smentendo alcune valutazioni di inizio stagione che ci consideravano come una squadra di seconda fascia".
Risponde anche il direttore: "C'è un po' di rammarico per la semifinale contro la Roma, questo sì, ma sarei contentissimo di disputare altre stagioni come quella passata. Abbiamo tanti giocatori nelle varie Nazionali, l'ambizione di vincere c'è sempre, ma tutti hanno fatto il massimo nel 2016-2017".
V - FcIN - Perché la scelta di rimanere declinando le offerte dalla Svizzera?
"La mia scelta è maturata dopo un confronto con le persone alle quali voglio bene. Ho un contratto con questo club e volevo restare. Dopo un incontro con la società e lo stesso Samaden abbiamo deciso di proseguire insieme. Forse non era il momento giusto per andare via e non c'erano le occasioni adeguate per cambiare".
S - FcIN - Come giudica l'avventura che aspetta Baldini in Serie B?
"Avrebbe meritato di con i grandi già qualche anno fa, credo che in Italia bisognerebbe avere meno paura di far esordire i nostri giovani. Lui è sicuramente pronto per giocare. Vedremo quante possibilità avrà per esprimersi".
V - Pinamonti sembra già in grande forma e pronto per il salto.
"Credo che il ragazzo riuscirà a farsi vedere anche in Prima Squadra, anche se spero di poter contare su di lui".
S - Come valuta la riforma del campionato di categoria?
"Lunedì si parlerà nuovamente della riforma del campionato Primavera. Sono deluso che la riforma sia stata bocciata, spero che possa finalmente passare perché in tal modo crescerebbe di miolto il livello del nostro movimento giovanile".
S - Yao resterà all'Inter?
"Non è una domanda per noi, il mercato è una cosa che non ci compete".
Risponde anche il tecnico bergamasco, considerando il giovane interista dal punto di vista tecnico-tattico: "Mancini lo stima particolarmente, il campionato disputato in Serie B gli ha sicuramente permesso di crescere e migliorare. Ha sempre giocato come centrale di difesa, ma forse adesso potrebbe pagare qualcosa a livello fisico. Potrebbe comunque giocare nella massima Serie, senza dubbio".
S - Quali saranno i prossimi passi per far crescere il calcio femminile in Italia?
"Tutto il sistema dovrebbe adattarsi agli altri Paesi. Noi l'anno prossimo avremo un numero maggiore di ragazze nel nostro settore giovanile, con l'obiettivo di arrivare anche a una Prima Squadra. Vorrei che in poco tempo ci sia una struttura ben definita anche a livello femminile, proprio come all'estero".