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San Siro, il nuovo stadio non passerà dal voto del Consiglio Comunale. I gruppi sul piede di guerra con Sala

di Christian Liotta

La proposta di costruire un nuovo stadio vicino a San Siro non dovrà necessariamente passare al vaglio dell’aula del Consiglio Comunale di Milano: questo è quanto afferma il quotidiano La Repubblica-Milano. La partita di Inter e Milan per la realizzazione di un altro impianto nell’area del Meazza non è mai stata ufficialmente chiusa, con gli ulteriori passaggi per finalizzare la proposta che avverranno al di fuori dall’aula consiliare: il dialogo con la sovrintendenza per capire i limiti della ristrutturazione del Meazza e le interlocuzioni con l’Agenzia delle entrate per stabilire il prezzo di vendita di San Siro.

Le richieste di coinvolgere l’aula sono però già partite e si può dire che siano bipartisan. A partire da Beatrice Uguccioni, capogruppo del PD: “Sono stati persi cinque anni, un tempo prezioso. Siamo tornati al punto di partenza. La prossima settimana faremo degli incontri con l’assessore all’Urbanisti-ca Tancredi, perché come Consiglio vogliamo essere coinvolti”. Il consigliere Enrico Fedrighini ha già richiesto che il sindaco Beppe Sala “venga a relazione in aula lunedì. Decideremo, poi, autonomamente come fare in modo che il Consiglio comunale possa tornare ad avere voce in capitolo”. Per i Riformisti parla Giulia Pastorella: “Penso che le delibere consiliari debbano essere, come già in passato, lo strumento all’interno del quale definire le richieste negoziali”. Anche da parte di Alessandro De Chirico di Forza Italia e Alessandro Verri della Lega arrivano richieste simili.

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