Santon e Balotelli, il Sudafrica passa dal convincimento di Mou
Il 2010 potrebbe essere l'anno dei baby campioni nerazzurri, che recentemente hanno vissuto momenti non facili e di certo si augurano di tornare alla ribalta ma solo per le loro grandi prestazioni. Dopotutto, c'è un Mondiale tra 6 mesi e se c'è anche una minima possibilità di vederli in maglia azzurra devono guadagnarsela sul campo. Davide Santon e Mario Balotelli sono accomunati, tra gli altri, da due fattori: il rapporto non semplice con Mourinho, che dopo avergli dato fiducia gli ha mostrato il lato meno amichevole del suo carattere, complice anche un atteggiamento, il loro, giudicato dallo Special One poco professionale. I due possono idealmente archiviare quest'anno, traendo solo il meglio, per ripartire proprio dalla loro voglia di rivalsa, di dimostrare di essere meritevoli di un posto da protagonisti nell'Inter, come avevano creduto (e fatto credere) solo qualche mese fa.
Lo stesso Mourinho conta molto nella loro resurrezione calcistica, e non lo nasconde nelle sue dichiarazioni. Infatti, tra gli auguri che il tecnico di Setubal si è fatto per il nuovo anno c'è anche qualcosa che li riguarda: “Davide inizia a lavorare con noi dal primo giorno ad Abu Dhabi e il regalo che potrebbe farmi è quello di allenarsi come faceva un anno fa. Significherebbe che ha capito per quale ragione la sua carriera si è fermata per qualche mese. Da Balotelli mi aspetto invece che dica: 'ho già capito tutto e tu non hai bisogno di perdere più tempo con me'". Poco da interpretare in queste parole, Mou non poteva essere più chiaro. Da parte sua la disponibilità a rilanciare Santon e Balotelli c'è tutta, ma dipenderà dal loro comportamento personale e professionale. Se entrambi sognano un posto in Sudafrica, il primo da essere convinto non è Marcello Lippi, ma Josè Mourinho, il principale artefice delle loro fortune calcistiche. Una volta riconquistato il loro allenatore, guadagnarsi un posto nella lista del commissario tecnico sembrerà una passeggiata...