Il presidente del Milan Paolo
Scaroni è stato ospite nella giornata di oggi a 'La politica nel pallone', trasmissione in onda su
Gr Parlamento. Il numero uno del club rossonero, tra i tanti temi toccati, si sofferma anche sul progetto del nuovo stadio annunciando importanti novità sulla questione delle tempistiche: "
Lo stadio a Milano per Milan e Inter è fondamentale per le performance sportive. Servono stadi che competano in Europa come le squadre, e vale per tutta la Serie A, che tornerà competitiva quando le società si doteranno di attrezzature sportive di livello. Sala ci ha chiesto grandi sacrifici per partire al più presto, oggi ci muoviamo in sintonia e vogliamo procedere velocemente. Abbiamo raggiunto un accordo che prevede la costruzione di un nuovo stadio accanto al Meazza e prevede attività di real estate nel famoso 0.35 (volumetrie, ndr) che ci viene chiesto dal Comune di Milano come massima edificabilità. Abbiamo fatto uno sforzo per le aree verdi, ci saranno 50 mila mq di parco e quindi verde quanto cinque campi di calcio, dove oggi c’è un piazzale.
Pensiamo di annunciare il progetto finale nei prossimi giorni e direi certamente prima di Natale. Il progetto sarà accompagnato da un piano per tutto il resto dell’area".
Ma cosa cambierà per le due milanesi con il nuovo impianto? "Milan e Inter incassano da stadio 35 milioni a stagione, quando gli altri incassano più di 100 milioni. Una differenza che viene da due voci: servizi per gli spettatori che fanno accrescere il fatturato, una parte dei posti su 65 mila che sarà riservata a clienti corporate che li acquisteranno. Pensiamo così di portare gli incassi da stadio vicini ai nostri concorrenti. Le tempistiche? Prima delle Olimpiadi del 2026 non credo.
Noi ci poniamo l’obiettivo di avere lo stadio pronto per la stagione 2026/27, per luglio-agosto del 2026. L’apertura dei Giochi olimpici sarà al Meazza, ma avrà già accanto il nuovo stadio".
(Calcioefinanza.it)