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Scatta l'ora del Niño meno famoso: Ramirez è un'idea concreta perché...

di Daniele Alfieri

Ha fame d'Europa, Gaston Ramirez, conscio che il suo momento è arrivato, quello del grande salto in una big. I due anni a Bologna hanno fatto maturare un talento, 21 anni, già assediato dagli interessi dei top club quando giocava nel Peñarol. In Uruguay si è fatto le ossa, a livello internazionale ha dato lustro alla Celeste nel corso della spedizione Under-20 in Egitto, prima di ripagare qui in Serie A la brillante operazione di mercato mossa dai dirigenti felsinei. "Spero di giocare in Europa, con la maglia di una grande squadra", le ultime dichiarazioni di un trequartista che adesso suscita apprezzamenti da ogni dove. E anche dalle parti di Corso Vittorio Emanuele II è balenata l'idea di mettere a segno il gran colpo.

FATTORE PENAROL - Non stiamo parlando di una nuova scoperta. Già la scorsa estate El Niño uruguaiano era al centro di una contesa che vedeva in pole Juve, Fiorentina e non solo. Nonostante i numerosi assalti, provenienti soprattutto dalla società viola, il Bologna ha alla fine azzardato per la permanenza del suo pupillo. Scelta dovuta in gran parte all'accordo siglato con il Peñarol. Il giorno che Ramirez lascerà l'Emilia, il 30% della cifra incassata dai felsinei finirà infatti nelle casse del club sudamericano. Così ecco che adesso il suo valore è cresciuto, insieme agli interessi e alle ottime prestazioni collezionate alla sua seconda stagione in Serie A. Fari puntati anche dall'estero, da dove continuano a risuonare le sirene di Wolfsburg, Liverpool e City.

FATTORE CAMPO - È un nome segnato da parecchio tempo anche sul taccuino dei dirigenti dell'Inter, che però non avevano dato segno di volersi muovere all'acquisto. Ad oggi la situazione è cambiata. Alla squadra nerazzurra serve quel jolly offensivo da consegnare a Stramaccioni per i suoi schemi. Brillante negli assist, duttile come pochi, in grado di ricoprire tutti i ruoli della trequarti e trasformarsi in seconda punta, Ramirez è il nome nuovo (si fa per dire) del mercato interista. Sfumato Lavezzi e con la guerra fredda in corso fra gli uffici di Milano e San Paolo per Lucas, giocatore che adesso strizza l'occhio al Real, il club meneghino vuole iniziare a fare sul serio per un giovane che ha già alle spalle 57 presenze nel massimo campionato italiano, dove con 12 gol messi a segno ha confermato inoltre l'ottima vena realizzativa.

FATTORE OFFERTA - Sul tavolo balla una proposta di 10 milioni di euro, più la seconda metà del cartellino di Krhin e il prestito di uno tra Faraoni, Jonathan, Bessa e Juan. Stavolta il Bologna è disposto a cedere ma, così come il Napoli per Lavezzi, sembra essere attratto maggiormente dall'offerta cash piuttosto che dalle contropartite. L'obiettivo è infatti alzare la sua quota prevista dai patti con il Peñarol. Così i 10 milioni non offrirebbero abbastanza garanzie e anziché il prestito di uno dei giovani elencati prima potrebbe esserne richiesta la comproprietà. Inoltre il Wolfsburg continua a mantenersi in pista dopo l'offerta rifiutata, mentre il Liverpool, che ha finalmente scelto il nuovo tecnico, Brendan Rodgers, può finalmente preparare l'offensiva. Ultimo, l'inserimento del City di Mancini che non fa altro che rendere più complicata l'operazione. Se ne continuerà ovviamente a parlare in questi giorni, ma di certo adesso anche l'Inter è intenzionata a dire la sua, per un talento che ha dimostrato di poter essere il colpo giusto per una big e che desidera raggiungere i livelli dei grandi e l'Europa. Ramirez è pronto alla scalata, come l'Inter d'altronde.


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