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Serie A, il prossimo turno è un rebus: due le ipotesi sul tavolo della Lega Calcio. E resta il caso Atalanta-Lazio

di Mattia Zangari

Si gioca la 27esima giornata, come previsto dal calendario, oppure si recuperano le sei partite rinviate della 26esima, a partire dal match scudetto Juventus-Inter. Queste sono le due ipotesi sul tavolo per il prossimo turno di campionato alle quali sta lavorando la Lega Calcio per cercare di venire a capo di un calendario che - tra rinvii e appuntamenti in programma - giorno dopo giorno sta assumendo sempre più le sembianze di un rebus irrisolvibile.

Il punto di partenza - scrive la Gazzetta dello Sport - è evitare fino all’ultimo, per quanto possibile, di far giocare partite a porte chiuse, ma secondo il nuovo decreto di ieri sulle misure per il contenimento del Coronavirus, sarebbero la metà i match del prossimo turno da giocare senza pubblico, cioè tutte quelle programmate all’interno della cosiddetta zona gialla, la seconda in ordine di criticità dopo quella “rossa” dei Comuni centro di focolai. Della zona gialla fanno parte Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, più la province di Pesaro-Urbino e quella di Savona. Senza spettatori, dunque, dovrebbero disputarsi: Atalanta-Lazio, Spal-Brescia, Verona-Napoli, Inter-Sassuolo e Bologna-Juventus. C’è però un aspetto del decreto che lascia aperto uno spiraglio: la sua scadenza che è fissata a domenica 8 marzo e quindi non prevede (per ora...) il divieto di accesso agli spettatori dal giorno successivo. L’idea sarebbe quindi di far giocare tra sabato 7 e domenica 8 le 4 partite già previste a porte aperte e lunedì 9 le altre 4 che nel week end sarebbero state vietate ai tifosi (Inter Sassuolo, Bologna-Juventus, Verona-Napoli, Spal-Cagliari) più Lecce-Milan già prevista in quella data. L’unico problema è rappresentato dalla partita Atalanta-Lazio, che non può essere spostata a lunedì 9 essendo i bergamaschi impegnati martedì 10 a Valencia in Champions.

La seconda ipotesi, che appare la più accreditata, prevede invece la disputa nel prossimo turno delle sei partite rinviate in questa giornata e provvisoriamente messe in calendario per il 13 maggio. Anche in questo caso la suddivisione tra sabato/domenica e lunedì sarebbe in funzione della disputa a porte aperte. Tra sabato e domenica, quindi, Udinese-Fiorentina e Sampdoria-Verona. Lunedì 9 marzo Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e, soprattutto, Juventus-Inter. Una soluzione che da una parte consentirebbe anche ai tifosi provenienti da Milano e in generale dalle regioni della “zona gialla” ad assister dal vivo al match dello Stadium, ma dall’altra costringerebbe la squadra di Conte a giocare il big match a 3 giorni dalla partita di Europa League con il Getafe, in programma giovedì 12. Se alla fine a prevalere fosse questa ipotesi, il calendario slitterebbe tutto di una giornata, aggiungendo un turno infrasettimanale il 13 maggio, giorno finora previsto per alcuni recuperi. A complicare il sudoku, ricordiamo che sul tavolo resta aperta la questione dei recuperi di Inter-Sampdoria e Atalanta-Sassuolo, ancora senza data. 


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