Serie A, ripresa a settembre ipotesi 'estrema' per la Lega. Gravina ci pensa, Infantino la propone con forza
In mezzo alle solite beghe di palazzo, la Lega Serie A ha studiato un piano ipotetico e ottimistico per la ripresa del campionato: il 4 maggio - si legge su La Repubblica - si andrebbe in campo per gli allenamenti, anche se il ministro Vincenzo Spadafora adesso si è fatto prudente; il 27 e 28 maggio, poi, andrebbero in scena le due semifinali di ritorno di Coppa Italia, entrambe ospitate al San Paolo di Napoli, con finale il 2 giugno a Roma per consegnare alla vincitrice il trofeo del Presidente della Repubblica. Il 30 e 31 maggio o il 6 giugno, quindi, via al campionato-bis che si concluderebbe ai primi di agosto. Il tutto, neanche a dirlo, a porte chiuse: Inter e Milan sarebbero disposte a giocare anche in campo neutro, la stessa cosa potrebbe toccare a Brescia e Atalanta. Si utilizzerebbero stadi del centro sud: Firenze, Roma, Palermo?, si chiede Fulvio Bianchi.
L'opzione di una campionato che possa riprendere a settembre per concludersi a ottobre, con la prossima stagione nell'anno solare, non convince affatto la Lega: "cosa fare dei contratti, si pagherebbero i calciatori per cinque mesi a stare fermi?" la questione principale sollevata in Via Rosellini. Dove viene vista come la soluzione estrema, poco praticabile al momento. In Spagna qualcuno ci crede e anche Gabriele Gravina la prende in esame dato che è spaventato dalle cause già annunciate; Gianni Infantino, presidente della Fifa, la propone con forza promettendo un aiuto di 2,5 miliardi al calcio mondiale. L'Uefa non si è pronunciata: non ha ancora capito se riuscirà a salvare le Coppe di quest'anno (non facile) prima di pensare ad assetti futuri.