Si riparte: la voglia dei nuovi e dei senatori per nuovi traguardi
Finalmente si gioca. Dopo tre mesi di rumors, più o meno veritieri, acquisti, cessioni e scioperi, alcuni effettivamente avvenuti, altri paventati e poi scongiurati (c’era il rischio che saltasse non solo la prima di campionato), il campo comincerà a dare i suoi verdetti. Verdetti inoppugnabili, d'altronde è proprio il rettangolo verde di gioco il giudice più duro e allo stesso tempo più equo. L’Inter è pronta a ripartire: gli arrivi negli ultimi giorni di mercato di Forlán e Zárate hanno dato nuova linfa all’ambiente. Servivano due campioni per sopperire alla dolorosa partenza di un fenomeno della natura come Samuel Eto’o, capace di segnare da solo 37 gol stagionali.
L’Inter di Gasperini riparte da loro, dagli ultimi arrivati e dalla voglia di rivalsa di un gruppo che vuole ancora dimostrare di non essere finito. Si riparte dall’orgoglio di Diego Milito, deciso a tornare ai grandi livelli della stagione 2009/2010, dopo quella disastrosa dello scorso anno, nella quale ha collezionato più infortuni che gol importanti. Dalla voglia dei guerrieri Zanetti, Stankovic e Cambiasso, che verranno affiancati dal neo arrivato Andrea Poli, e da un Thiago Motta pronto a prendersi in mano il centrocampo e condurlo verso l’efficienza totale.
Wesley Sneijder, rimasto volentieri a Milano ma ancora alla ricerca della posizione ideale. Gasperini, che lo vede come un jolly offensivo, ha detto chiaramente che Sneijder può giocare in ogni dove. Playmaker, trequartista, attaccante esterno, l’olandese è alla ricerca della sua zolla di campo preferita, quella dalla quale dovrà illuminare il gioco di questa Inter. Gasperini dovrà essere bravo nel trovare la posizione adatta a fare rendere al meglio Wesley e soprattutto trovare l’amalgama in difesa. Lo schieramento a tre non deve essere un dogma, ma un arma in più. Uno schieramento che necessita di tempo e di meccanismi oliati al massimo. D’altronde anche lo stesso Moratti lo ha detto, il tecnico deve lavorare secondo i suoi piani, ma cambiare se le cose andassero diversamente.
Farà ciò per il bene, pronta a insidiare, con un nuovo spirito, il primato del Milan, campione d’Italia in carica.