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Skriniar: "I campioni d'Italia siamo noi. Conte? Mi ha sorpreso"

di Egle Patanè


Stagione conclusa quella che ha portato l'Inter di Antonio Conte a sventolare il tricolore sul tetto più alto d'Italia e che ha cucito sul petto dei nerazzurri un trionfo che mancava dal lontano 2010.  Una "sensazione bellissima" come dichiara uno dei pilastri della squadra Campione d'Italia, Milan Skriniar alla Gazzetta dello Sport. "Ce lo siamo davvero meritati. E vedercelo cucito addosso dà carica e fiducia per il futuro".



A maggio avete dato una grande gioia ai tifosi. Ma finita la festa, Conte ha salutato.
"Mi ha sorpreso, con Conte eravamo diventati come una famiglia nello spogliatoio, poi è chiaro che quando vinci lo scudetto vorresti continuare a lottare tutti insieme per nuovi traguardi. Ma è andata così. Però adesso non dobbiamo pensare al passato ma quello che dobbiamo fare per il futuro".




Primi giorni con Simone Inzaghi: sensazioni?
"Sta dimostrando di essere un allenatore preparato e di livello. Con lui e il suo staff vogliamo toglierci grandi soddisfazioni".




Eppure in giro si parla di ridimensionamento. L’obiettivo resta lo scudetto?
"Sicuramente sì, dopo aver vinto il campionato non si può puntare a qualcosa di inferiore. Lavoreremo per ripeterci, anche se sappiamo che non sarà facile. Dobbiamo puntare a vincere ogni partita per dimostrare di essere ancora i più forti".




Intanto quasi tutte le big hanno cambiato allenatore tranne Milan e Atalanta: può essere un vantaggio per loro?
"L’Inter adesso deve pensare soltanto a se stessa: i campioni d’Italia siamo noi. E sono gli altri stavolta che devono inseguire...".




E poi avrete la carica in più di Barella e Bastoni, campioni d’Europa…
"Sono davvero felice per l’Italia e gli italiani, l’ho detto dall’inizio che giocava bene ed era super organizzata. Mi fa piacere per Nico e Basto: dopo lo scudetto hanno festeggiato l’Europeo, quindi torneranno carichi per aiutarci. Con Bastoni e De Vrij l’intesa ormai è totale: lo scorso anno siamo stati bravissimi".




L’Europeo fa pensare ad Eriksen: come ha vissuto il suo dramma?
"L’ho visto in diretta tv e ho avuto tanta paura. Sono stato male finché non abbiamo avuto rassicurazioni tramite la chat di squadra. Chris è un ragazzo d’oro, è giovane ed è un campione, lo aspettiamo in campo. Ma la cosa più importante è che ora stia bene".




Quanto sarà difficili fare a meno di Hakimi? E come sarà possibile rimpiazzarlo?
"Dispiace per Hakimi, è un grande giocatore e ci mancherà molto. Spetta alla società e al mister valutare come sostituirlo, ma in rosa c’è già gente pronta e penso che anche senza di lui possiamo fare lo stesso un grande campionato. Noi non dobbiamo pensare al mercato, ma lavorare solo per il bene dell’Inter".




Che effetto le ha fatto trovarsi nello spogliatoio Calhanoglu, avversario degli ultimi derby?
"Nessuno in particolare, è come un nuovo acquisto, non conta che arrivi dal Milan. Siamo felici di averlo con noi perché tecnicamente è molto forte è su calci piazzati è fenomenale".
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