SOS INTER - L'Inter in affanno, preparazione sotto accusa e non solo
Continua il viaggio nella crisi che attanaglia l'Inter e che non permette il salto di qualità. Stavolta l'attenzione si sposta sulla condizione fisica e sugli infortuni, tallone d'Achille non solo di quest'ultimo periodo. Un problema enorme per Mazzarri, visto anche il grande dispendio di energie per l'impegno in Europa League. Niente alibi, solo analisi di una situazione che al momento è piuttosto delicata.
EREDITÀ MONDIALE - Un prezzo salatissimo l'Inter lo ha pagato al Mondiale brasiliano, che ha riconsegnato a Mazzarri più di un elemento in condizioni precarie. Il caso più eclatante è quello di Rodrigo Palacio, in campo nella rassegna iridata solo grazie a infiltrazioni per alleviare il dolore alla caviglia. Al ritorno ad Appiano dopo le vacanze, l'articolazione era palesemente in disordine e, oltre a saltare la preparazione come tutti i reduci dal Mondiale, il Trenza ha dovuto aspettare a lungo prima di poter rivedere il campo. Si spiega così l'attuale momento opaco, frutto di una forma ancora da trovare. Ma anche Medel, Nagatomo, Campagnaro ed Hernanes, per motivi diversi, hanno dovuto affrontare un inizio di stagione complicato sempre a causa degli impegni in Brasile.
PREPARAZIONE FORZATA - Lo ha dichiarato lo stesso Piero Ausilio: qualcosa, evidentemente, è stato sbagliato. Non si voleva fare brutta figura negli Stati Uniti? Possibile. Più verosimile si sia voluto caricare poco le gambe in vista del playoff di Europa League contro lo Stjarnan. La conseguenza è stata quella di avere risposte immediate, ma poi non soddisfacenti nel medio termine. La difficoltà di assemblare tutto l'organico, tra chi arrivava dai Mondiali e chi negli ultimi giorni di mercato, ha fatto il resto. Non a caso, c'è stato un richiamo di preparazione durante l'ultima sosta per le Nazionali.
INTERMERIA - Oltre ai reduci dal Mondiale, in tanti hanno avuto problemi più o meno gravi nel periodo della preparazione estiva, quello più importante per l'aspetto fisico. E' stato il caso di Kovacic, Obi e Krhin. Senza contare che M'Vila e Osvaldo sono arrivati in condizioni pessime e ci hanno messo non poco a raggiungere una condizione accettabile. A ciò va aggiunto l'elenco lunghissimo di infortuni che hanno surclassato la rosa nerazzurra nell'ultimo mese e mezzo. Via via, in rapida sequenza, si sono fermati Jonathan, Campagnaro, Osvaldo, D'Ambrosio, Nagatomo, M'Vila e Guarin. Perdite pesantissime, che hanno ridotto all'osso l'organico e costretto WM a mandare in campo sempre gli stessi. Specie sugli esterni e in attacco, la scelta è stata obbligata, con la conseguente perdita di smalto e condizione. Adesso si attende come manna il reintegro dei primi lungodegenti. Per invertire la rotta, dopo il pessimo ko di Parma, serve soprattutto avere opzioni e forze fresche.